Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B

Dopo aver già rivoluzionato il mondo dei rally con la 205 T16 E1, Peugeot decide di non accontentarsi, sfruttando ulteriormente le libertà regolamentari concesse alle vetture omologate in Gruppo B. In un periodo di escalation tecnologica senza precedenti nasce così la Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B, più leggera e decisamente più potente rispetto alla sua antenata, destinata nell’arco di pochi mesi a diventare una vera e propria icona per gli Appassionati di automobilismo sportivo di tutto il mondo.


Indice pagina

 
   


Identikit

Modello 205 T16 E2
Casa costruttrice  Peugeot
Gruppo B
Classe 12
Data di omologazione 01 Maggio 1985
Numero di omologazione B262

Scheda tecnica

          


Dimensioni

Lunghezza 3825 mm
Larghezza 1770 mm
Altezza 1330 mm
Interasse 2540 mm
Carreggiata anteriore 1430 mm
Carreggiata posteriore 1430 mm
Sbalzo anteriore 671 mm
Sbalzo posteriore 614 mm
Peso 910 kg


Motore

Posizione  Centrale-trasversale
Tipo 4 cilindri in linea
Sigla PSA XU8 T
Cilindrata 1774,6 cc
Cilindrata FIA 2484,4 cc ( 3016,82 cc a partire dal 01/01/1988) 
Alesaggio x corsa 83 x 82
Materiale Alluminio
Rapporto di compressione 7:1
Aspirazione Turbocompressore Garrett T31
Distribuzione 2 assi a camme in testa
Valvole 16
Alimentazione Iniezione Bosch K-Jetronic
Potenza massima 460 CV @ 7600 giri/min
(dati dichiarati con pressione di sovralimentazione 2,6 bar)
Coppia massima 50 kgm @ 5500 giri/min (dati dichiarati)


Trasmissione

Trazione Integrale permanente
Cambio 5 marce ad innesti frontali
6 marce ad innesti frontali (omologato nel 1986)
Frizione Bidisco a comando idraulico
Differenziali Anteriore: autobloccante ZF
Centrale: ripartitore di coppia epicicloidale + giunto Ferguson
Posteriore: autobloccante ZF
Rapporti 1) 2,923; 2) 1,944; 3) 1,407; 4) 1,129; 5) 0,969; RM) 2,695
In alternativa:
1) 2,533; 2) 1,789; 3) 1,357; 4) 1,129; 5) 0,961; RM) 2,695
Con l’omologazione nel 1986 del cambio a 6 marce i rapporti
alternativi diventano:
1) 2,533; 2) 1,789; 3) 1,357; 4) 1,129; 5) 0,961; 6) 0,806;
RM) 2,695


Telaio e sospensioni 

Scocca Composto da una monoscocca centrale con roll cage tubolare
incorporato, un telaietto anteriore scatolato e un telaietto
posteriore a traliccio tubolare
Materiale Acciaio e materiali compositi
Schema anteriore Ruote indipendenti a triangoli sovrapposti
Schema posteriore Ruote indipendenti a triangoli sovrapposti
Freni 4 dischi autoventilanti 
Freno a mano  Idraulico
Serbatoio 2 serbatoi di capacità complessiva 108 litri (54 litri + 54 litri);
In alternativa:
2 serbatoi di capacità complessiva 79 litri (54 litri + 25 litri)


Parti rotanti

Cerchioni Speedline 15”
Pneumatici Michelin TRX
Freni 4 dischi autoventilanti 
Sterzo A cremagliera


Carrozzeria 

Numero di volumi 2
Numero delle porte 2
Materiale delle portiere Lamiera di acciaio
Numero di posti 2

Attività agonistica

Esordio assoluto  29° Tour de Corse – Rallye de France (1985)
Equipaggio esordio assoluto  Bruno Saby /  Jean-François Fauchille
Esordio Campionato Mondiale  29° Tour de Corse – Rallye de France (1985)
Equipaggi esordio Campionato Mondiale  Bruno Saby /  Jean-François Fauchille
Team esordio Campionato Mondiale  Peugeot Talbot Sport
Principali Piloti  Bruno Saby (1985-1986)
 Timo Salonen (1985-1986)
 Ari Vatanen (1985-1986)
 Kalle Grundel (1985)
 Juha Kankkunen (1986)
 Stig Blomqvist (1986)
 Shekhar Mehta (1986)
 Michèle Mouton (1986)
 Mikael Sundström (1986)
 Andrea Zanussi (1986)
Principali Team  Peugeot Talbot Sport
 Peugeot Talbot Italia
Prima vittoria (WRC)  35° Rally of the 1000 Lakes (1985)
Ultima vittoria (WRC)  35° Lombard RAC Rally (1986)

Palmarés

Campionati vinti Campionato del Mondo Rally Costruttori (1985*, 1986)
Campionato del Mondo Rally Piloti (1986  Juha Kankkunen)
European Rallycross Championship – Division 2 (1987 –  Seppo Niittymäki;
1988, 1989, 1990 –  Matti Alamäki)
Championnat de France de Rallycross (1988 –  Guy Fréquelin;
1989 –  Philippe Wambergue; 1990** –  Jean-Manuel Beuzelin)
Vittorie assolute (WRC) 7
Podi (WRC) 15 (2°posti: 5 – 3°posti: 3) 

Note:
* durante buona parte della stagione Peugeot Talbot Sport utilizza in gara le 205 T16 E1
** la vettura guidata nel 1990 da Beuzelin non è una vera 205 T16 E2 Gruppo B ex ufficiale, bensì una Peugeot 205 T16 stradale, aggiornata dapprima con diverse parti meccaniche della E1 e successivamente ricostruita da Peugeot Talbot Sport come E2 su richiesta dei Concessionnaires Peugeot France.


Storia

Ancora più estrema

Durante i primi mesi del 1985, mentre la Peugeot 205 T16 E1 fa il bello e il cattivo tempo mietendo successi a raffica nel Campionato del Mondo Rally, gli uomini del team Peugeot Talbot Sport, capitanati dall’ingegner André de Cortanze, lavorano alacremente sulla seconda evoluzione della Gruppo B francese, cercando di sfruttare tutte le libertà regolamentari concesse dalla FISA per le auto di classe B12.
La nuova auto viene rivista sotto molti aspetti rispetto alla progenitrice, risultando più potente e più leggera, grazie soprattutto alle modifiche apportate dai progettisti sul retrotreno, dove il telaietto in acciaio scatolato della prima evoluzione viene sostituito da una struttura a traliccio tubolare, capace allo stesso tempo di migliorare le caratteristiche strutturali della scocca e di ridurre notevolmente la massa complessiva della vettura, che passa così da circa 950 a 910 kg.
Al fine di garantire una maggiore stabilità della vettura nelle curve veloci, la seconda evoluzione della 205 T16 subisce inoltre degli importanti aggiornamenti anche sotto il punto di vista aerodinamico, con l’introduzione di una grossa ala ad incidenza variabile sul cofano motore e dei deflettori a lame regolabili sul paraurti anteriori. 

Grazie alla bontà del progetto di partenza, la gestazione e la messa a punto della Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B si rivela piuttosto veloce. Con alle spalle appena tre sessioni di test privati nei dintorni di Charleval a cavallo tra i mesi di Marzo e Aprile, la vettura viene infatti schierata in gara già in occasione del 29° Tour de Corse – Rallye de France, prendendo il via della corsa solamente poche ore dopo aver ottenuto ufficialmente l’omologazione dalla FISA.
Guidata da Bruno Saby, passato ad inizio anno dalla squadra corse ufficiale Renault a quella della casa di Sochaux, la nuova arma del gruppo PSA lascia subito intravedere il suo enorme potenziale vincendo due prove speciali, chiudendo la corsa sul secondo gradino del podio, alle spalle dello scatenato Jean Ragnotti, e dimostrando al tempo stesso una buona affidabilità. A fronte del prematuro ritiro delle vecchie E1 affidate a Timo Salonen e Ari Vatanen, la prima a causa di noie tecniche al motore dopo appena pochi chilometri dal via del rally, la seconda in seguito ad una rovinosa uscita di strada avvenuta nel corso della seconda tappa, delle tre 205 T16 portate in Corsica da Peugeot Talbot Sport, la debuttante E2 di Saby è infatti l’unica a tagliare il traguardo finale, regalando così alla casa francese 16 preziosi punti nella classifica del Campionato del Mondo Rally Costruttori.

Passaggio di consegne

Nonostante l’incoraggiante debutto della Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B sulle tortuose stradine della Corsica, Jean Todt decide di rinnovare la fiducia alla vecchia E1 ancora per qualche gara, proseguendo comunque in parallelo l’attività di sviluppo e di messa a punto del nuovo modello, durante la quale viene deliberata una nuova scatola sterzo dotata di idroguida, grazie alla quale la guidabilità dell’auto migliora notevolmente.
In attesa di poter disporre della 205 T16 E2, Timo Salonen si rende quindi protagonista di un’estate 1985 da autentico dominatore con la E1, vincendo addirittura tre gare consecutive: il 32° Rothmans Acropolis Rally, il 16° AWA Clarion Rally of New Zealand e il 5° Rally of Argentina. Non altrettanto fortunato è invece il compagno di squadra Ari Vatanen che, dopo il ritiro in Grecia e il secondo posto in Nuova Zelanda, si rende protagonista di un bruttissimo incidente lungo gli sterrati sudamericani. Fortunatamente per il finlandese e per il copilota Terry Harryman, la scocca della 205 T16 E1 Gruppo B si dimostra solida, proteggendo l’equipaggio durante il loro spaventoso volo. Prima di rivedere nuovamente in azione il Campione del Mondo Rally 1981, che aveva iniziato la stagione con due strepitose vittorie al 53° Rallye Automobile de Monte-Carlo e al 35° International Swedish Rally, ci vorranno tuttavia parecchi mesi.
Alla luce di questo brutto episodio, causato proprio da uno dei punti deboli della Peugeot 205 T16 E1 Gruppo B, ovvero la ridotta stabilità nelle curve percorse alle alte velocità, e alla contemporanea comparsa lungo le prove speciali iridate, avvenuta proprio in occasione del 5° Rally of Argentina, della nuova arma di casa Audi: la mostruosa Sport Quattro S1 E2 accreditata di una potenza massima di oltre 500 CV, in seno al team Peugeot Talbot Sport si prende atto che l’ora del definitivo passaggio di consegne tra la 205 T16 E1 e la E2 è ormai arrivato. 
Dopo 16 mesi di attività e 13 gare disputate nel Campionato del Mondo Rally, la Peugeot 205 T16 E1 Gruppo B chiude così la sua carriera da vettura ufficiale con un incredibile bottino di 9 vittorie, lasciando definitivamente spazio alla E2.

Con l’idolo di casa Ari Vatanen infortunato e immobilizzato in un letto d’ospedale, Jean Todt decide di affiancare al leader del Campionato del Mondo Rally Piloti Timo Salonen il promettente Kalle Grundel, pilota ufficiale di Peugeot Talbot Deutschland nel Deutsche Rallye Meisterschaft, schierando al via del 35° Rally of the 1000 Lakes due nuovissime Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B. 
L’avventura del pilota svedese in seno al team ufficiale della casa di Sochaux non inizia tuttavia nel migliore dei modi: Grundel urta infatti contro un palo del telegrafo durante la prima prova speciale, compromettendo l’assetto della sua vettura e costringendo i suoi meccanici ad effettuare un difficile lavoro di ripristino. 
Timo Salonen parte invece molto forte, prendendo subito il comando della gara, cedendolo però al termine del quinto tratto cronometrato a causa di un problema ad un ammortizzatore. Al termine della prima tappa i distacchi sono comunque minimi, a testimonianza di un grande equilibrio e di una stupenda battaglia: Markku Alén è primo, seguito a 7 secondi da Timo Salonen con Stig Blomqvist terzo staccato di 12 secondi.
Sfruttando i problemi ai freni dell’Audi Sport Quattro S1 E2 dello svedese e una divagazione fuori strada del pilota della Lancia, Salonen ne approfitta dapprima per riportarsi al comando della gara, incrementando successivamente il suo vantaggio e difendendo fino all’arrivo la posizione dai tentativi di attacco di Blomqvist e Alén, rispettivamente secondo e terzo davanti ad Henri Toivonen e Kalle Grundel, in lotta tra loro durante le ultime prove speciali della corsa e separati sul traguardo da appena 2 secondi.
Grazie alla quarta vittoria consecutiva, nonché quinta nell’arco di tutta la stagione, Timo Salonen consolida quindi la sua leadership nel Campionato del Mondo Piloti, diventando ormai irraggiungibile per tutti i suoi avversari; mentre Peugeot può invece festeggiare con largo anticipo il titolo iridato riservato ai costruttori, ottenuto alla sua prima stagione a tempo pieno nel World Rally Championship.

La concorrenza si fa agguerrita

Anche se entrambi i titoli iridati risultano già assegnati, il 27° Rallye Sanremo offre comunque notevoli spunti di interesse e la squadra ufficiale Peugeot si presenta al via della corsa nel ruolo di favorita assoluta, decisa a ribadire il suo ruolo dominante nei confronti di una concorrenza che, dopo esser stata presa in contropiede dalle rivoluzionarie novità tecniche introdotte dalla casa francese nel 1984, sta ora provando a rialzare la testa affilando le nuove armi in vista della stagione 1986.
Dato il contemporaneo impegno di Kalle Grundel nel Deutsche Rallye Meisterschaft, per controbattere lo squadrone ufficiale Lancia e l’Audi Sport Quattro S1 E2 di Walter Röhrl, Jean Todt decide di affiancare al neo Campione del Mondo Timo Salonen il francese Bruno Saby, al suo debutto assoluto in Italia.
Le due Peugeot 205 T16 E2 si rendono subito protagoniste di un ottimo avvio sulle strade liguri della prima tappa, dove Salonen vince quattro prove speciali mentre Saby segna il miglior tempo sul Colle Langan e sul Passo del Ginestro. Ciò nonostante, a guidare la classifica al termine della prima giornata della corsa  è l’Audi di Walter Röhrl, che precede proprio le due Peugeot ufficiali.
Il tedesco dimostra tuttavia di essere in un vero e proprio stato di grazia, dominando in lungo e in largo sugli sterrati toscani della seconda e della terza tappa, mentre Timo Salonen, che si presenta al via della quarta e ultima giornata di gara con un distacco superiore ai 5 minuti, non può fare altro che accontentarsi del secondo gradino del podio. Tanta sfortuna invece per Bruno Saby, rallentato dapprima da problemi all’impianto elettrico e successivamente costretto ad alzare definitivamente bandiera bianca durante la trentasettesima prova speciale.

Saltato il 17° Rallye Côte d’Ivoire, valido solamente per il Campionato del Mondo Rally Piloti, il team Peugeot Talbot Sport si presenta al via del 34° Lombard RAC Rally più che mai deciso a chiudere in bellezza una stagione a dir poco straordinaria. A catalizzare l’attenzione ai nastri di partenza della gara gallese, da sempre considerata tra le più prestigiose nel panorama rallystico internazionale, sono tuttavia le debuttanti Lancia Delta S4 e MG Metro 6R4, chiamate fin da subito a dimostrare di poter ambire ad un ruolo di vertice per la stagione 1986.
Proprio le vetture torinesi di Markku Alén ed Henri Toivonen, decisamente a loro agio lungo le insidiose prove speciali “Mickey Mouse”, sono protagoniste di un avvio di gara a dir poco sorprendente, primeggiando in addirittura sei dei primi otto tratti cronometrati e lasciando così basiti i principali favoriti della vigilia. Timo Salonen e Kalle Grundel, vincitori rispettivamente dell’ottava e della terza prova speciale, riescono comunque a mantenersi senza particolari problemi nelle posizioni di vertice, guidando il gruppo dei principali inseguitori.
Abbandonate le brevi e tortuose stradine asfaltate intorno a Nottingham, la gara si sposta nel Gloucestershire, approdando nella foresta di Dean, dove la classifica generale subisce i primi scossoni. Toivonen, rallentato da problemi di alimentazione della sua Delta S4, e Salonen, vittima di una foratura, perdono terreno, mentre Alén, afflitto da qualche noia al cambio, si vede costretto a cedere la leadership ad Hannu Mikkola.
Come di consueto quando si affrontano le leggendarie foreste del RAC Rally, i colpi di scena si susseguono e sono in molti a farne le spese: Walter Röhrl esce rovinosamente di strada lungo il quindicesimo tratto cronometrato abbandonando la corsa, Kalle Grundel lo imita pochi chilometri più a nord, perdendo il controllo della sua auto su una placca di ghiaccio durante la prova speciale di Harpen.
Appena pochi minuti più tardi tocca invece al compagno di squadra Timo Salonen, costretto al ritiro in seguito alla rottura del motore della sua Peugeot 205 T16 E2. 
Per la casa francese la gara britannica si chiude così nel peggiore dei modi, con entrambe le vetture ufficiali fuori dai giochi già nel corso della prima tappa. Di fronte ad una concorrenza agguerrita, rimanere ai vertici del Campionato del Mondo Rally anche nel 1986 si prospetta quindi come un’impresa tutt’altro che facile.


Riepilogo carriera

Carriera da auto ufficiale

Nella presente tabella sono riportate sia le gare disputate dalle auto seguite direttamente dal team ufficiale Peugeot Talbot Sport, sia quelle relative alla vettura guidata da Andrea Zanussi nel corso della stagione 1986 del Campionato Italiano Rally. La squadra della filiale italiana della casa di Sochaux fu di fatto l’unico team a cui venne concesso il privilegio di schierare una 205 T16 E2 Gruppo B in gare non titolate per il Campionato del Mondo Rally.

GaraCompetizione EquipaggioTeamRis.Targa
(Telaio)
Francia 29° Tour de Corse – Rallye de FranceWorld Rally Championship11Francia Bruno Saby
Francia Jean-Francois Fauchille
Francia Peugeot Talbot Sport24FGV75
(#C201)
Finlandia 35° Rally of 1000 LakesWorld Rally Championship1Svezia Kalle Grundel
Germania Peter Diekmann
Francia Peugeot Talbot Sport709EXC75
(#C203)
Finlandia 35° Rally of 1000 LakesWorld Rally Championship3Finlandia Timo Salonen
Finlandia Seppo Harjanne
Francia Peugeot Talbot Sport704EXC75
(#C202)
Italia 27° Rallye SanremoWorld Rally Championship3Finlandia Timo Salonen
Finlandia Seppo Harjanne
Francia Peugeot Talbot Sport704EXC75
(#C204)
Italia 27° Rallye SanremoWorld Rally Championship7Francia Bruno Saby
Francia Jean-Francois Fauchille
Francia Peugeot Talbot Sport-709EXC75
(#C202)
Regno Unito 34° Lombard RAC RallyWorld Rally Championship1Finlandia Timo Salonen
Finlandia Seppo Harjanne
Francia Peugeot Talbot Sport-704EXC75
(#C202)
Regno Unito 34° Lombard RAC RallyWorld Rally Championship12Svezia Kalle Grundel
Regno Unito Terry Harryman
Francia Peugeot Talbot Sport-709EXC75
(#C204)
Monaco 54° Rallye Automobile de Monte-CarloWorld Rally Championship1Finlandia Timo Salonen
Finlandia Seppo Harjanne
Francia Peugeot Talbot Sport24FGV75
(#C206)
Monaco 54° Rallye Automobile de Monte-CarloWorld Rally Championship4Finlandia Juha Kankkunen
Finlandia Juha Piironen
Francia Peugeot Talbot Sport25FGV75
(#C207)
Monaco 54° Rallye Automobile de Monte-CarloWorld Rally Championship8Francia Bruno Saby
Francia Jean-Francois Fauchille
Francia Peugeot Talbot Sport26FGV75
(#C208)
Svezia 36° International Swedish RallyWorld Rally Championship2Finlandia Timo Salonen
Finlandia Seppo Harjanne
Francia Peugeot Talbot Sport-709EXC75
(#C209)
Svezia 36° International Swedish RallyWorld Rally Championship4Finlandia Juha Kankkunen
Finlandia Juha Piironen
Francia Peugeot Talbot Sport26FGV75
(#C206)
Portogallo 20° Rallye de Portugal – Vinho do PortoWorld Rally Championship1Finlandia Timo Salonen
Finlandia Seppo Harjanne
Francia Peugeot Talbot Sport-311FPF75
(#C211)
Portogallo 20° Rallye de Portugal – Vinho do PortoWorld Rally Championship7Finlandia Juha Kankkunen
Finlandia Juha Piironen
Francia Peugeot Talbot Sport-319FPF75
(#C210)
Kenya 34° Marlboro Safari RallyWorld Rally Championship1Finlandia Juha Kankkunen
Finlandia Juha Piironen
Francia Peugeot Talbot Sport287FPF75
(#C212)
Kenya 34° Marlboro Safari RallyWorld Rally Championship6Kenya Shekhar Mehta
Kenya Rob Combes
Francia Peugeot Talbot Sport290FPF75
(#C214)
Francia 30° Tour de Corse – Rallye de FranceWorld Rally Championship2Finlandia Timo Salonen
Finlandia Seppo Harjanne
Francia Peugeot Talbot Sport-237FWH75
(#C215)
Francia 30° Tour de Corse – Rallye de FranceWorld Rally Championship5Francia Bruno Saby
Francia Jean-Francois Fauchille
Francia Peugeot Talbot Sport239FWH75
(#C209)
Francia 30° Tour de Corse – Rallye de FranceWorld Rally Championship10Francia Michèle Mouton
Francia Fabrizia Pons
Francia Peugeot Talbot Sport-244FWH75
(#C216)
Grecia 33° Bosch Acropolis RallyWorld Rally Championship1Finlandia Timo Salonen
Finlandia Seppo Harjanne
Francia Peugeot Talbot Sport-311FPF75
(#C211)
Grecia 33° Bosch Acropolis RallyWorld Rally Championship5Finlandia Juha Kankkunen
Finlandia Juha Piironen
Francia Peugeot Talbot Sport319FPF75
(#C210)
Grecia 33° Bosch Acropolis RallyWorld Rally Championship9Francia Bruno Saby
Francia Jean-Francois Fauchille
Francia Peugeot Talbot Sport290FPF75
(#C214)
Nuova Zelanda 17° AWA-Clarion Rally of New ZelandWorld Rally Championship1Finlandia Timo Salonen
Finlandia Seppo Harjanne
Francia Peugeot Talbot Sport311FPF75
(#C217)
Nuova Zelanda 17° AWA-Clarion Rally of New ZelandWorld Rally Championship3Finlandia Juha Kankkunen
Finlandia Juha Piironen
Francia Peugeot Talbot Sport319FPF75
(#C218)
Argentina 6° Marlboro Rally of ArgentinaWorld Rally Championship1Finlandia Juha Kankkunen
Finlandia Juha Piironen
Francia Peugeot Talbot Sport-319FPF75
(#C218)
Argentina 6° Marlboro Rally of ArgentinaWorld Rally Championship2Svezia Stig Blomqvist
Svezia Bruno Berglund
Francia Peugeot Talbot Sport311FPF75
(#217)
Argentina 6° Marlboro Rally of ArgentinaWorld Rally Championship4Francia Bruno Saby
Francia Jean-Francois Fauchille
Francia Peugeot Talbot Sport-290FPF75
(#C214)
Finlandia 36° Rally of 1000 LakesWorld Rally Championship1Finlandia Timo Salonen
Finlandia Seppo Harjanne
Francia Peugeot Talbot Sport237FWH75
(#C219)
Finlandia 36° Rally of 1000 LakesWorld Rally Championship3Finlandia Juha Kankkunen
Finlandia Juha Piironen
Francia Peugeot Talbot Sport239FWH75
(#C216)
Finlandia 36° Rally of 1000 LakesWorld Rally Championship5Svezia Stig Blomqvist
Svezia Bruno Berglund
Francia Peugeot Talbot Sport244FWH75
(#C214)
Italia 28° Rallye SanremoWorld Rally Championship1Finlandia Timo Salonen
Finlandia Seppo Harjanne
Francia Peugeot Talbot Sport-237FWH75
(#C219)
Italia 28° Rallye SanremoWorld Rally Championship4Finlandia Juha Kankkunen
Finlandia Juha Piironen
Francia Peugeot Talbot Sport-319FPF75
(#C218)
Italia 28° Rallye SanremoWorld Rally Championship6Italia Andrea Zanussi
Italia Paolo Amati
Francia Peugeot Talbot Sport-MI07097Y
(#C214)
Italia 28° Rallye SanremoWorld Rally Championship9Francia Bruno Saby
Francia Jean-Francois Fauchille
Francia Peugeot Talbot Sport-239FWH75
(#C215)
Regno Unito 35° Lombard RAC RallyWorld Rally Championship1Finlandia Timo Salonen
Finlandia Seppo Harjanne
Francia Peugeot Talbot Sport319FPF75
(#C217)
Regno Unito 35° Lombard RAC RallyWorld Rally Championship5Finlandia Juha Kankkunen
Finlandia Juha Piironen
Francia Peugeot Talbot Sport237FWH75
(#C216)
Regno Unito 35° Lombard RAC RallyWorld Rally Championship11Finlandia Mikael Sundstrom
Finlandia Voitto Silander
Francia Peugeot Talbot Sport287FPF75
(#C210)
USA 14° Toyota Olympus RallyWorld Rally Championship1Finlandia Juha Kankkunen
Finlandia Juha Piironen
Francia Peugeot Talbot Sport294FPF75
(#C218)


Sviluppo

La Peugeot 205 T16 viene ufficialmente omologata in Gruppo B dalla FISA il 1 Aprile 1984. Analogamente a quanto fatto anche da altri costruttori, la casa francese sfrutta fin da subito il regolamento: per mezzo dell’estensione all’omologazione ufficiale FISA 02-01 ET viene infatti omologata anche la vettura Evoluzione, denominata 205 T16 E1, appositamente studiata per essere utilizzata nelle competizioni.
Appena un anno e un mese più tardi, il 1 Maggio 1985, facendo tesoro dell’esperienza maturata nel primo anno di attività nel Campionato del Mondo Rally, Peugeot richiede l’omologazione di una nuova vettura Evoluzione: la 205 T16 E2, le cui modifiche rispetto alla vettura di partenza vengono inserite nella fiche tramite l’estensione all’omologazione ufficiale FISA 09-02 ET.
Rispetto alla 205 T16 E1, la nuova vettura presenta differenze significative sotto molti aspetti. Vista l’impossibilità di far costruire e, di conseguenza, omologare una nuova vettura dotata di doppi ammortizzatori per ciascuna ruota, Peugeot introduce sugli ammortizzatori della 205 T16 E2 un sistema di raffreddamento idraulico azionabile dal copilota a bordo vettura. Pensato per l’utilizzo nelle gare più massacranti del Campionato del Mondo Rally come il Safari Rally o l’Acropolis Rally, il sistema permette di mantenere sotto controllo le sospensioni dell’auto, raffreddandole per mezzo di vapore acqueo ed evitando quindi che l’eccessivo aumento della temperatura possa provocarne la rottura.
Dal punto di vista telaistico il retrotreno viene completamente riprogettato: la culla di alloggio del motore, inizialmente realizzata in acciaio stampato e incorporata alla carrozzeria, viene eliminata a favore di un telaio a traliccio tubolare, imbullonato direttamente alla scocca tramite il roll cage che, essendo solidale alla stessa, oltre ad assolvere il compito di garantire l’opportuna robustezza dell’abitacolo in caso di incidente, svolge al tempo stesso un ruolo portante nella struttura di base dell’auto. Questa soluzione, in aggiunta naturalmente alla diminuzione della massa complessiva del veicolo, quantificabile in un risparmio di circa 20 kg, e al miglioramento della distribuzione dei carichi e delle forze, consente un notevole incremento della rigidezza strutturale del corpo della vettura, permettendo al tempo stesso un migliore smaltimento del calore dissipato dal motore e dal cambio, migliorando inoltre l’agibilità del vano motore e permettendo così di velocizzare i tempi di intervento dei meccanici.
Sempre in ottica di riduzione della massa complessiva del veicolo e di miglioramento del bilanciamento dei pesi si registra inoltre la modifica dei passaruota posteriori, non più costruiti in acciaio ma realizzati in materiale composito. Dal vano motore spariscono inoltre il radiatore e l’intercooler, che vengono spostati nella parte anteriore della vettura, la cui copertura viene ridisegnata ed è ora composta da un unico pezzo di materiale composito, comprendente sia il cofano che la mascherina. Il cambio e il radiatore dell’olio vengono invece traslati verso sinistra. Grazie a queste modifiche, in assenza di carburante nei due serbatoi, l’auto risulta quindi solamente 50 kg più pesante sul lato destro rispetto al lato sinistro.
Esteticamente parlando la 205 T16 E2 si riconosce immediatamente rispetto alla sua progenitrice per la maggiore larghezza delle carreggiate ma soprattutto per via delle nuove appendici aerodinamiche, decisamente vistose: sul paraurti anteriore vengono infatti montati due deflettori a lame regolabili, mentre sul cofano posteriore trova ora posto un enorme alettone, anch’esso regolabile in più posizioni. Grazie a queste modifiche, che comportano un notevole incremento del carico aerodinamico, la E2 risulta decisamente più stabile anche alle alte velocità, migliorando così uno dei punti deboli emersi durante i primi mesi di utilizzo in gara della E1.
Analizzando invece le parti meccaniche le novità introdotte riguardano soprattutto il motore: la testata, le valvole e la camera di combustione vengono ridisegnate, così come l’albero motore e il volano. Rispetto alla 205 T16 E1 cambia anche il turbocompressore: dal KKK K26 si passa infatti al Garrett T31, composto dall’insieme di una turbina con 11 palette, di altezza pari a circa 24,1 mm, e di un compressore dotato di 7 lame da 23,2 mm e di 7 lame da 31,2 mm. Grazie a questa modifica, abbinata all’adozione di un nuovo scambiatore di calore aria-acqua e all’introduzione di controlli elettronici sul sistema anti-lag DPV (acronimo di Dispositif Prerotation Variable), vengono ottenuti notevoli miglioramenti dal punto di vista delle prestazioni del propulsore, potenzialmente in grado di erogare più di 500 CV di potenza massima.
Proprio per poter scaricare a terra nel modo più efficace possibile tutta la potenza e gli oltre 500 Nm sprigionati dal piccolo 4 cilindri sovralimentato, i tecnici di Peugeot Sport decidono inoltre di migliorare la trasmissione, mantenendo lo schema già adottato sulla 205 T16 E1 ma facendo ricorso all’utilizzo di materiali pregiati, quali il magnesio, utilizzato nella realizzazione dei carter, e la fibra di carbonio, usata invece per la costruzione dei supporti. Rimanendo nell’ambito della trasmissione vengono inoltre omologati dei nuovi rapporti del cambio, che rimane comunque manuale a 5 rapporti.
Sempre in data 1 Maggio 1985, ma questa volta come variante in opzione (10-06 VO) viene omologata una modifica del roll cage, ora completamente integrato alla carrozzeria, nonché interamente realizzato in lega d’acciaio 15 CD V6, un materiale particolarmente pregiato, dall’elevata resistenza allo snervamento, comunemente utilizzato anche in campo aerospaziale.

Un paio di mesi più tardi, con la variante in opzione 11-07 VO si registrano invece significative modifiche allo sterzo, con l’introduzione di una scatola guida servoassistita e dalla differente rapportatura, di un nuovo piantone e di biellette della cremagliera rinforzate. Per quanto riguarda le sospensioni si registra invece l’omologazione di braccetti rinforzati sia per l’avantreno che per il retrotreno, a cui si aggiungono le biellette delle sospensioni posteriori irrobustite e dei limitatori di corsa in compressione per tutti e quattro gli ammortizzatori.
In data 1 Ottobre 1985, per mezzo delle varianti in opzione 12-08 VO e 13-09 VO vengono invece rivisti sia l’impianto di lubrificazione a carter secco del motore, con la sostituzione della pompa a 5 stadi con due distinte pompe, la prima monostadio e la seconda a 4 stadi, sia l’impianto frenante, con l’omologazione di nuove pinze freno.
Un mese più tardi viene inserita nella fiche l’errata 15-03 ER, con la quale viene modificata la dimensione del diametro d’uscita della turbina, che passa da 58,65 mm a 64,05 mm.

Nel corso del 1986 sono numerose le modifiche all’impianto frenante, inserite nella fiche tramite le varianti opzione 17-12 VO, 18-13 VO, 19-14 VO e 21-15 VO e per mezzo dell’errata 22-05 ER. Per cercare di migliorare quello che da sempre viene ritenuto uno dei punti deboli della 205 T16 E2, i tecnici di Peugeot Sport mettono a punto diverse soluzioni interessanti: oltre all’impianto di raffreddamento, comandato da una pompa elettrica e alimentato da un serbatoio dalla capacità di 5 litri d’acqua, vengono infatti omologati dei particolari freni, progettati prendendo spunto dal settore aeronautico e di fatto composti da due diversi dischi, entrambi forati lungo la pista frenante, uniti in un unico corpo per mezzo della campana e abbinati ad un pinza freno monopompante realizzata in alluminio. Dopo una lunga gestazione fatta di numerose prove sperimentali, viene finalmente omologata anche una versione completamente rivista dell’impianto frenante, con i dischi che trovano ora posto direttamente sulle scatole dei differenziali anteriore e posteriore, ideata con lo scopo di migliorare il comportamento dinamico della vettura andando a ridurne le masse non sospese.
Sempre con la variante in opzione 19-14 VO, datata 1 Febbraio, in aggiunta all’introduzione dell’impianto di raffreddamento dei freni, vengono omologati diversi nuovi particolari per le sospensioni e per lo sterzo.
In particolare:

  • bracci inferiori delle sospensioni anteriori rinforzati,
  • supporti superiore delle sospensioni anteriori ridisegnati,
  • bracci superiori delle sospensioni posteriori rinforzati,
  • bracci inferiori delle sospensioni posteriori rinforzati,
  • biellette delle sospensioni posteriori rinforzate,
  • piantone dello sterzo rinforzato,
  • biellette della cremagliera rinforzate.

Sfruttando l’errata 20-04 ER datata 1 Aprile 1986 Peugeot riesce a quindi a fare omologare anche un nuovo cambio, dotato di 6 rapporti, che viene portato in gara per la prima volta in occasione del 30° Tour de Corse, a un anno dal debutto ufficiale della vettura nel Campionato del Mondo Rally.

In vista del finale di stagione, con il serrato confronto tra Peugeot e Lancia per il Campionato del Mondo Rally Costruttori e l’acceso duello tra Juha Kankkunen e Markku Alén per il titolo piloti, la casa francese decide di proseguire ugualmente lo sviluppo della 205 T16 E2 nonostante l’ormai ufficialità dei cambi regolamentari previsti a partire dalla stagione 1987. Con la variante in opzione 23-16 VO datata 1 Luglio 1986 vengono omologati una nuova rapportatura del differenziale centrale, dei bracci superiori delle sospensioni posteriori modificati, dei mozzi ruota rinforzati e un’ulteriore variante dell’impianto frenante composta da dischi autoventilanti forati con pinze in alluminio a 4 pompanti.

Le ultime modifiche fatte omologare da Peugeot per la stagione 1986 riguardano ancora una volta l’impianto frenante: in data 1 Ottobre vengono infatti omologati come varianti in opzione 24-17 VO e 25-18 VO due nuovi tipi di dischi, rispettivamente di diametro esterno pari a 300 mm e 315 mm,  e delle nuove pinze in alluminio a 4 pompanti.

Dopo essere stata bandita, insieme a tutte le altre vetture di classe B12, dalle prove speciali del Campionato del Mondo Rally, la Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B vede interrompersi prematuramente la sua promettente carriera agonistica e, con essa, ogni forma di sviluppo da parte della casa madre, che dirotta le sue attenzioni verso nuovi orizzonti, quali la Pikes Peak International Hill Climb, i rally raids e i rallycross, dove le eredi della 205 T16 E2 avranno la possibilità di raccogliere nuovi e prestigiosi successi.
La sua fiche non subisce pertanto aggiornamenti significativi dopo quelli datati 1 Ottobre 1986, ad eccezione della modifica, nel Gennaio 1988, del coefficiente correttivo per la cilindrata delle vetture da competizione sovralimentate, incrementato dalla FISA da 1.4 a 1.7 e rettificato nella fiche come errata 26-06 ER.


Esemplari prodotti

Anche se per regolamento si sarebbero dovute costruire almeno 20 auto per ciascuna Evoluzione fatta omologare dalla casa madre, sembrerebbe che nel caso della Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B siano state in realtà assemblate solamente 19 vetture, i cui telai risulterebbero numerati progressivamente da C201 a C219. Tuttavia, prendendo in considerazione anche l’auto utilizzata durante i test di sviluppo e di messa a punto finale prima del debutto ufficiale in gara, identificata come P200, si andrebbero a raggiungere le 20 unità richieste dalla FISA per l’omologazione in Gruppo B.
Analogamente a quanto fatto da altri costruttori per le auto da corsa costruite in quel periodo, anche in seno a Peugeot Sport era pratica comune utilizzare la stessa targa su vetture differenti. Alla luce di questa considerazione risulta pertanto impossibile abbinare univocamente un numero di targa ad un unico numero di telaio, come fatto ad esempio nel caso della Lancia Delta S4 Gruppo B.

A complicare le cose occorre far notare come diversi esemplari di Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B, una volta terminato il loro utilizzo nel Campionato del Mondo Rally 1986, siano stati utilizzati dal reparto corse della casa di Sochaux come base per costruire delle nuove vetture, quali le 205 T16 Grand Raid o le 3 205 T16 schierate alla Pikes Peak International Hill Climb del 1987. Questi esemplari, una volta subita la trasformazione, hanno di fatto perso il numero di telaio originale e, non essendo più delle vere 205 T16 E2 Gruppo B, non vengono presi in considerazione all’interno di questa trattazione.

Numeri di telaio

C201

Targa* 24 FGV 75
Storia sintetica Dopo il positivo debutto assoluto con Bruno Saby al 29° Tour de Corse – Rally de France, la vettura viene adibita al ruolo di test car: pilotata da Jean-Pierre Jabouille è infatti protagonista sul circuito di Clermont-Ferrand di un confronto comparativo con la Peugeot 205 T16 E1 Gruppo B contraddistinta dal numero di telaio C5, grazie al quale il team francese può valutare le effettive differenze tra le due auto.
Archiviata la stagione 1985 con la vittoriosa esperienza del neo Campione del Mondo Timo Salonen sulle piste in terra battuta del 1° Memorial Bettega; durante il Campionato del Mondo 1986 l’auto viene quindi utilizzata come muletto da Salonen in occasione del 20° Rallye de Portugal – Vinho do Porto e da Michèle Mouton per le ricognizioni del 30° Tour de Corse – Rallye de France.
Attività agonistica 29° Tour de Corse – Rallye de France (Saby/Fauchille)
1° Memorial Bettega (Salonen)
Palmarès 2° assoluto al 29° Tour de Corse – Rallye de France (Saby/Fauchille)
Vittoria al 1° Memorial Bettega (Salonen)

C202

Targhe* 704 EXC 75, 709 EXC 75
Storia sintetica Auto guidata da Timo Salonen al 35° Rally of the 1000 Lakes, dove il finlandese regala la prima vittoria nel Campionato del Mondo Rally alla Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B. Dopo le poco prolifiche apparizioni al 27° Rallye Sanremo con Bruno Saby e al 34° Lombard RAC Rally nuovamente con Salonen, la vettura viene utilizzata durante la stagione successiva come muletto in tre occasioni: al 54° Rallye Automobile de Monte-Carlo e al 33° Bosch Acropolis Rally, dove viene affidata a Bruno Saby, e al 20° Rallye de Portugal – Vinho do Porto, dove invece viene guidata da Juha Kankkunen.
Attività agonistica 35° Rally of the 1000 Lakes 1985 (Salonen/Harjanne)
27° Rallye Sanremo (Saby/Fauchille)
34° Lombard RAC Rally (Salonen/Harjanne)
Palmarès 1° assoluto al 35° Rally of the 1000 Lakes 1985 (Salonen/Harjanne)

C203

Targa* 709 EXC 75
Storia sintetica L’unica apparizione in una competizione ufficiale di questa vettura si registra durante il 35° Rally of the 1000 Lakes, dove Kalle Grundel chiude al quinto posto assoluto senza infamia e senza lode. Non più utilizzata da Peugeot Talbot Sport durante il prosieguo della stagione, l’auto viene quindi adibita nei primi mesi del 1986 al ruolo di test car.
Attività agonistica 35° Rally of the 1000 Lakes (Grundel/Diekmann)

C204

Targhe* 704 EXC 75, 709 EXC 75
Storia sintetica La sua carriera agonistica con i colori di Peugeot Talbot Sport si limita al 27° Rally Sanremo, dove Timo Salonen si deve accontentare del secondo gradino del podio dietro ad un imprendibile Walter Röhrl, e al 34° Lombard RAC Rally, durante il quale si vede costretto al ritiro durante la terza tappa. Nel corso del 1986 l’auto viene quindi adibita al ruolo di muletto in almeno cinque occasioni: 54° Rallye Automobile de Monte-Carlo e 36° International Swedish Rally, dove a guidarla è Timo Salonen, 30° Tour de Corse – Rallye de France, dove viene affidata a Bruno Saby, 33° Bosch Acropolis Rally e 36° Rally of the 1000 Lakes, dove spetta invece a Juha Kankkunen.
Attività agonistica 27° Rallye Sanremo (Salonen/Harjanne)
34° Lombard RAC Rally (Grundel/Harryman)
Palmarès 2° assoluto al 27° Rallye Sanremo (Salonen/Harjanne)

C205

Storia sintetica La storia di questa vettura è purtroppo molto breve e altrettanto sfortunata: durante una sessione di prove tecniche con Shekhar Mehta in vista del 34° Marlboro Safari Rally l’auto viene infatti divorata dalle fiamme, andando completamente distrutta.

C206

Targhe* 24 FGV 75, 26 FGV 75
Storia sintetica Dopo aver disputato il 54° Rallye Automobile de Monte-Carlo con Timo Salonen, la vettura viene portata in gara poche settimane più tardi da Juha Kankkunen al 36° International Swedish Rally, al termine del quale il giovane finlandese festeggia la sua prima vittoria stagionale, trampolino di lancio verso il titolo iridato piloti 1986.
Non più utilizzata in gara l’auto viene quindi affidata a Timo Salonen, il quale la utilizza come muletto al 30° Tour de Corse – Rallye de France e al 33° Bosch Acropolis Rally.
Attività agonistica 54° Rallye Automobile de Monte-Carlo (Salonen/Harjanne)
36° International Swedish Rally (Kankkunen/Piironen)
Palmarès 1° assoluto al 36° International Swedish Rally (Kankkunen/Piironen)
2° assoluto al 54° Rallye Automobile de Monte-Carlo (Salonen/Harjanne)

C207

Targa 25 FGV 75
Storia sintetica Questa vettura risulta essere stata utilizzata da Peugeot Talbot Sport solamente in occasione del 54° Rallye Automobile de Monte-Carlo, dove Juha Kankkunen chiude al quinto posto assoluto la sua prima gara su una vettura di Gruppo B sovralimentata e dotata di trazione integrale.
Attività agonistica 54° Rallye Automobile de Monte-Carlo (Kankkunen/Piironen)

C208

Targhe* 26 FGV 75, 311 FPF 75
Storia sintetica Nonostante nella sua carriera agonistica si registri una sola apparizione in gara, con Bruno Saby al 54° Rallye Automobile de Monte-Carlo, questa vettura risulta essere tra le più utilizzate durante il Campionato del Mondo Rally 1986. Nelle vesti di muletto viene infatti affidata a Juha Kankkunen per le ricognizioni del 34° Marlboro Safari Rally, a Stig Blomqvist per la preparazione del 36° Rally of the 1000 Lakes e infine a Timo Salonen in vista del 28° Rallye Sanremo. Proprio durante la gara italiana la vettura viene poi guidata anche da Ari Vatanen, al suo rientro ufficiale sulle prove speciali iridate, seppur solamente nelle vesti di apripista, dopo il terribile incidente del 5° Rally of Argentina.
Attività agonistica 54° Rallye Automobile de Monte-Carlo (Saby/Fauchille)

C209

Targhe* 709 EXC 75, 239 FWH 75
Storia sintetica Dopo il poco fortunato debutto con Timo Salonen al 36° International Swedish Rally, la vettura viene affidata a Bruno Saby durante il 30° Tour de Corse – Rallye de France. Il francese, saldamente in seconda posizione fino al momento del tragico incidente di Henri Toivonen e Sergio Cresto, vince la corsa, centrando così il suo primo successo in una gara valida per il Campionato del Mondo Rally.
Nel finale di stagione l’auto viene poi utilizzata come test car, affiancando la 205 T16 E2 contraddistinta dal numero di telaio C213 sia in preparazione al 28° Rallye Sanremo che in vista del 35° Lombard RAC Rally.
Attività agonistica 36° International Swedish Rally (Salonen/Harjanne)
30° Tour de Corse – Rallye de France (Saby/Fauchille)
Palmarès 1° assoluto al 30° Tour de Corse – Rallye de France (Saby/Fauchille)

C210

Targhe* 287 FPF 75, 319 FPF 75
Storia sintetica Affidata a Juha Kankkunen disputa nel 1986 il 20° Rallye de Portugal – Vinho do Porto e il 33° Bosch Acropolis Rally, dove il giovane finlandese conquista la sua seconda vittoria stagionale. Utilizzata da Bruno Saby come muletto durante le ricognizioni del 28° Rallye Sanremo, l’auto termina la sua carriera nel Campionato del Mondo Rally al 35° Lombard RAC Rally, dove Mikael Sundström manca per pochi secondi il terzo gradino del podio.
Attività agonistica 20° Rallye de Portugal – Vinho do Porto (Kankkunen/Piironen)
33° Bosch Acropolis Rally (Kankkunen/Piironen)
35° Lombard RAC Rally (Sundström/Silander)
Palmarès 1° assoluto al 33° Bosch Acropolis Rally (Kankkunen/Piironen)

C211

 

Targa 311 FPF 75, MI 07097Y
Storia sintetica Portata in gara con scarsa fortuna da Timo Salonen al 20° Rallye de Portugal – Vinho do Porto e al 33° Bosch Acropolis Rally, la vettura viene destinata al programma di Peugeot Talbot Italia nel Campionato Italiano Rally 1986, dove Andrea Zanussi si ritrova in piena lotta con Dario Cerrato, alfiere della scuderia milanese Jolly Club, per il titolo assoluto.
Attività agonistica 20° Rallye de Portugal – Vinho do Porto (Salonen/Harjanne)
33° Bosch Acropolis Rally (Salonen/Harjanne)

C212

Targa* 287 FPF 75
Storia sintetica Nel corso del Campionato del Mondo Rally 1986 la vettura viene dapprima portata in gara da Juha Kankkunen nel massacrante Safari Rally, diventando poi il muletto del pilota finlandese sia in occasione del 6° Marlboro Rally of Argentina sia durante le ricognizioni del 28° Rallye Sanremo.
Attività agonistica 34° Marlboro Safari Rally (Kankkunen/Piironen)

C213

Storia sintetica Dopo essere stata utilizzata come muletto da Shekhar Mehta al 34° Marlboro Safari Rally e da Timo Salonen al 36° Rally of the 1000 Lakes, questa Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B viene adibita da Peugeot Talbot Sport al ruolo di test car, rimanendo in attività fino a fine stagione.

C214

Targhe* 290 FPF 75, 244 FWH 75, MI 07097Y
Storia sintetica Tra tutte le Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B costruite è quella che vanta il maggior numero di apparizioni in gare valide per il Campionato del Mondo Rally. Dopo aver disputato con Shekhar Mehta il 34° Marlboro Safari Rally, il 33° Bosch Acropolis Rally e il 6° Marlboro Rally of Argentina con Bruno Saby e il 36° Rally of the 1000 Lakes con Stig Blomqvist, l’auto conclude la sua carriera agonistica a livello ufficiale nelle mani di Andrea Zanussi, con il quale ha comunque modo di fare la sua ultima apparizione sulle prove speciali iridate in occasione del 28° Rallye Sanremo.
Attività agonistica 34° Marlboro Safari Rally (Mehta/Combes)
33° Bosch Acropolis Rally (Saby/Fauchille)
6° Marlboro Rally of Argentina (Saby/Fauchille)
36° Rally of the 1000 Lakes (Blomqvist/Berglund)
28° Rallye Sanremo (Zanussi/Amati)
Palmarès 3° assoluto al 33° Bosch Acropolis Rally (Saby/Fauchille)

C215

Targhe* 237 FWH 75, 239 FWH 75
Storia sintetica Durante il Campionato del Mondo Rally 1986 viene utilizzata in due occasioni: al 30° Tour de Corse – Rallye de France, dove Timo Salonen si vede costretto al ritiro durante la prima tappa della corsa, e al 28° Rallye Sanremo, dove Bruno Saby, insieme a tutti gli altri piloti di Peugeot Talbot Sport, viene escluso dalla gara a causa della presunta irregolarità del fondo scocca delle Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B ufficiali.
Terminata la sua attività agonistica lungo le prove speciali iridate, la vettura viene successivamente utilizzata per testare alcuni aggiornamenti relativi alle sospensioni e per delle verifiche di affidabilità del motore.
Attività agonistica 30° Tour de Corse – Rallye de France (Salonen/Harjanne)
28° Rallye Sanremo (Saby/Fauchille)

C216

Targhe 237 FWH 75, 239 FWH 75, 244 FWH 75
Storia sintetica La vettura debutta al 30° Tour de Corse – Rallye de France, dove Michèle Mouton e Fabrizia Pons sono costrette al ritiro durante la nona prova speciale a causa di problemi alla trasmissione. Affidata a Juha Kankkunen l’auto ha modo di riscattarsi con due bei piazzamenti a podio: al 36° Rally of the 1000 Lakes e al 35° Lombard RAC Rally, permettendo così al giovane finlandese di fare un deciso balzo verso il successo finale nel Campionato del Mondo Rally Piloti 1986.
Attività agonistica 30° Tour de Corse – Rallye de France (Mouton/Pons)
36° Rally of the 1000 Lakes (Kankkunen/Piironen)
35° Lombard RAC Rally (Kankkunen/Piironen)
Palmarès 2° assoluto al 36° Rally of the 1000 Lakes (Kankkunen/Piironen)
3° assoluto al 35° Lombard RAC Rally (Kankkunen/Piironen)

C217

Targhe 311 FPF 75, 319 FPF 75
Storia sintetica Assoluta protagonista nel finale della stagione 1986, questa vettura disputa il 17° AWA-Clarion Rally of New Zealand con Timo Salonen, il 6° Marlboro Rally of Argentina con Stig Blomqvist, al suo debutto in seno al team ufficiale di Peugeot Talbot Sport pur essendo sotto contratto con Ford Motor Co. Ltd., e il 35° Lombard RAC Rally, Salonen regala la sedicesima nonché ultima vittoria nel Campionato del Mondo Rally alla Peugeot 205 T16 Gruppo B.
Attività agonistica 17° AWA-Clarion Rally of New Zealand (Salonen/Harjanne)
6° Marlboro Rally of Argentina (Blomqvist/Berglund)
35° Lombard RAC Rally (Salonen/Harjanne)
Palmarès 1° assoluto al 35° Lombard RAC Rally (Salonen/Harjanne)
3° assoluto al 6° Marlboro Rally of Argentina (Blomqvist/Harjanne)

C218

Targhe 294 FPF 75, 319 FPF 75
Storia sintetica Vanta ben quattro partecipazioni in gare valide per il Campionato del Mondo Rally 1986: 17° AWA-Clarion Rally of New Zealand, 6° Marlboro Rally of Argentina, 28° Rallye Sanremo e 14° Toyota Olympus Rally. Curiosamente, in tutte e quattro le occasioni viene pilotata sempre da Juha Kankkunen, risultando al tempo stesso l’ultima Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B a prendere il via in una prova speciale del World Rally Championship.
Attività agonistica 17° AWA-Clarion Rally of New Zealand (Kankkunen/Piironen)
6° Marlboro Rally of Argentina (Kankkunen/Piironen)
28° Rallye Sanremo (Kankkunen/Piironen)
14° Toyota Olympus Rally (Kankkunen/Piironen)
Palmarès 1° assoluto al 17° AWA-Clarion Rally of New Zealand (Kankkunen/Piironen)
2° assoluto al 14° Toyota Olympus Rally (Kankkunen/Piironen)

C219

Targa 237 FWH 75
Storia sintetica La vettura vince con Timo Salonen il 36° Rally of the 1000 Lakes, dove grazie anche al secondo posto di Juha Kankkunen e all’uscita di strada di Markku Alén nelle battute finali della corsa, Peugeot festeggia per la seconda volta in due anni il primato nel Campionato del Mondo Rally Costruttori.
Nuovamente in gara con Salonen, l’auto chiude la sua breve carriera sportiva sulle strade del 28° Rallye Sanremo, abbandonando la corsa durante la tredicesima prova speciale a causa di un’uscita di strada del pilota finlandese.
Attività agonistica 36° Rally of the 1000 Lakes (Salonen/Harjanne)
28° Rallye Sanremo (Salonen/Harjanne)
Palmarès 1° assoluto al 36° Rally of the 1000 Lakes (Salonen/Harjanne)

P200

Storia sintetica Si tratta della prima vera e propria Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B costruita nel reparto corse della casa di Sochaux. Inizialmente adibita al prezioso ruolo di vettura laboratorio per lo sviluppo e la messa a punto della nuova arma di Peugeot per il Campionato del Mondo Rally, viene successivamente usata sia durante i test in preparazione al 29° Tour de Corse – Rallye de France che in quelli in vista del 27° Rallye Sanremo. Sulle strade della gara italiana l’auto viene quindi affidata a Timo Salonen, che la utilizza nel ruolo di muletto, passando infine tra le mani di Juha Kankkunen per le ricognizioni del 54° Rallye Automobile de Monte-Carlo e del 36° International Swedish Rally.

Note: * vengono prese in considerazione solamente le targhe associate alle vetture durante le competizioni ufficiali, sono quindi omesse le associazioni tra i numeri di targa e i numeri di telai relativi alle auto utilizzate nei test e/o come muletti.


Targhe

Analogamente a quanto messo in atto anche da altri team in quel periodo, Peugeot Talbot Sport utilizza la medesima targa su vetture differenti. Alla luce di questa precisazione risulta pertanto impossibile ricostruire la storia di una Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B esclusivamente dal numero di targa senza incorrere in fuorvianti scambi di identità.
Ripercorrendo la carriera agonistica delle Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B si può in ogni caso affermare che, a fronte di 17 vetture effettivamente schierate al via di competizioni ufficiali a cavallo tra il 1985 e il 1986, il team francese abbia utilizzato in gara solamente 13 targhe, 5 delle quali risultano già precedentemente impiegate anche sulle Peugeot 205 T16 E1 Gruppo B.
In aggiunta alle targhe francesi, tutte registrate nel dipartimento di Parigi, bisogna ovviamente considerare anche la targa italiana MI 07097Y, utilizzata sulle vetture guidate da Andrea Zanussi durante la seconda parte del Campionato Italiano Rally 1986, ma originariamente attribuita dalla Motorizzazione Civile di Milano ad una Peugeot 205 T16 stradale immatricolata nuova in Italia il 15 Maggio 1985.

704 EXC 75

Numeri di telaio  C202, C204
Storia sintetica La targa compare per la prima volta in gara addirittura nel 1984, trovando posto sulla Peugeot 205 T16 E1 Gruppo B portata al successo da Ari Vatanen al termine del 34° Rally of the 1000 Lakes. Nel corso della stagione 1985 viene quindi utilizzata su diverse vetture: al 33° Marlboro Safari Rally la ritroviamo sulla 205 T16 E1 contraddistinta dal numero di telaio C9 guidata da Ari Vatanen; al 16° AWA Clarion Rally of New Zealand e al 5° Rally of Argentina trova invece posto sulla C18 di Timo Salonen.
Se si considerano le sole 205 T16 E2 Gruppo B, la targa 704 EXC 75 accompagna invece i telai C202 e C204, utilizzati da Timo Salonen nel corso delle ultime gare del Campionato del Mondo Rally 1985, durante le quali il pilota finlandese, grazie alla vittoria conquistata sullle strade di casa e al secondo posto del Rallye Sanremo, si assicura il titolo iridato piloti.
Attività agonistica 35° Rally of the 1000 Lakes (Salonen/Harjanne)
27° Rallye Sanremo (Salonen/Harjanne)
34° Lombard RAC Rally (Salonen/Harjanne)
Palmarès 1° assoluto al 35° Rally of the 1000 Lakes (Salonen/Harjanne)
2° assoluto al 27° Rallye Sanremo (Salonen/Harjanne)

709 EXC 75

Numeri di telaio  C202, C203, C204, C209
Storia sintetica Analogamente alla 704 EXC 75, la storia agonistica di questa targa comincia nel 1984, e più precisamente sulle massacranti strade del 31° Rothmans Acropolis Rally, dove viene portata in gara dal francese Jean-Pierre Nicolas. Nel 1985, prima di venire associata a tempo pieno alle Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B, la targa 709 EXC fa la sua comparsa anche sulla 205 T16 E1 del vicecampione del Mondo di Formula 1 1981 Carlos Reutemann, ingaggiato da Peugeot Talbot Sport per disputare il 5° Rally of Argentina.
Utilizzata per l’ultima volta in Svezia nel 1986, questa targa è senza ombra di dubbio quella dalla storia più articolata: nell’arco di tre stagioni è stata infatti associata addirittura a 4 esemplari differenti di Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B, a 2 diverse 205 T16 E1 e a ben 5 piloti.
Attività agonistica 35° Rally of the 1000 Lakes (Grundel/Diekmann)
27° Rallye Sanremo (Saby/Fauchille)
34° Lombard RAC Rally (Grundel/Harryman)
36° International Swedish Rally (Salonen/Harjanne)

24 FGV 75

Numeri di telaio  C201, C206
Storia sintetica Nonostante questa targa sia attualmente associata ad uno degli esemplari di 205 T16 E1 Gruppo B che ciclicamente viene esposto all’interno del Musée de l’Aventure Peugeot, la sua storia agonistica è interamente legata a quella di due diversi esemplari di Peugeot 205 T16 E2. Proprio con questa targa debutta infatti nel Campionato del Mondo Rally la seconda evoluzione della Gruppo B francese, portata in gara da Bruno Saby durante il Tour de Corse 1985. Sempre abbinata allo stesso numero di telaio, vale a dire il C201, viene poi utilizzata anche durante la prima edizione del Memorial Bettega, dove Timo Salonen coglie un prestigioso successo battendo in finale la Lancia Delta S4 Gruppo B di Markku Alén.
Associata invece al telaio C206, guidato sempre dal pilota finlandese, chiude infine la sua carriera agonistica al termine del 54° Rallye Automobile de Monte-Carlo, gara di apertura del Campionato del Mondo Rally 1986.
Attività agonistica 29° Tour de Corse – Rallye de France (Saby/Fauchille)
1° Memorial Bettega (Salonen)
54° Rallye Automobile de Monte-Carlo (Salonen/Harjanne)
Palmarès 2° assoluto al 29° Tour de Corse – Rallye de France (Saby/Fauchille)
2° assoluto al 54° Rallye Automobile de Monte-Carlo (Salonen/Harjanne)
Vittoria al 1° Memorial Bettega (Salonen)

25 FGV 75

Numero di telaio  C207
Storia sintetica Questa targa viene inizialmente associata alla Peugeot 205 T16 E1 Gruppo B contraddistinta dal numero di telaio C10, guidata da Timo Salonen sia durante il 29° Tour de Corse – Rallye de France sia in occasione del 32° Rothmans Acropolis Rally. Con l’introduzione della 205 T16 E2 la targa passa successivamente alla vettura con numero di telaio C207, con la quale disputa nel 1986 il 54° Rally Automobile de Monte-Carlo, gara che vede il debutto con i colori di Peugeot Talbot Sport del giovane finlandese Juha Kankkunen.
Attività agonistica 54° Rallye Automobile de Monte-Carlo (Kankkunen/Piironen)

26 FGV 75

Numeri di telaio  C206, C208
Storia sintetica Le prime apparizioni di questa targa nel Campionato del Mondo Rally risalgono al 1985, quando viene associata a due diversi telai della Peugeot 205 T16 E1 Gruppo B: il C16 e il C17, guidati da Ari Vatanen rispettivamente in Corsica ed in Grecia.
Una volta introdotta la 205 T16 E2 la ritroviamo invece nel 1986, dapprima abbinata al telaio C208, condotto da Bruno Saby durante il Rallye Automobile de Monte-Carlo, e infine sulla C206, vittoriosa in Svezia con Juha Kankkunen.
Attività agonistica 54° Rallye Automobile de Monte-Carlo (Saby/Fauchille)
36° International Swedish Rally (Kankkunen/Piironen)
Palmarès 1° assoluto al 36° International Swedish Rally (Kankkunen/Piironen)

287 FPF 75

Numeri di telaio  C210, C212
Storia sintetica Utilizzata per la prima volta in occasione del 34° Marlboro Safari Rally, questa targa viene associata inizialmente al telaio C212, ricomparendo dopo circa 8 mesi in una gara valida per il Campionato del Mondo Rally su un’altra Peugeot 205 T16 E2, quella guidata da Mikael Sundström al 35° Lombard RAC Rally, contraddistinta dal numero di telaio C210.
Attività agonistica 34° Marlboro Safari Rally (Kankkunen/Piironen)
35° Lombard RAC Rally (Sundström/Silander)

290 FPF 75

Numero di telaio  C214
Storia sintetica Contrariamente a quanto fatto per tutte le altre targhe utilizzate da Peugeot Talbot Sport durante le competizioni ufficiali nel biennio 1985-1986, questa targa viene associata ad una sola vettura. Occorre tuttavia precisare che quest’auto, contraddistinta dal numero di telaio C214, ha comunque avuto modo di correre nel Campionato del Mondo Rally 1986 anche con altre targhe (244 FWH 75 e MI 07097Y) e, di conseguenza,  il suo abbinamento biunivoco con questa targa risulta impossibile.
Attività agonistica 34° Marlboro Safari Rally (Mehta/Combes)
33° Bosch Acropolis Rally (Saby/Fauchille)
6° Marlboro Rally of Argentina (Saby/Fauchille)
Palmarès 3° assoluto al 33° Bosch Acropolis Rally (Saby/Fauchille)

294 FPF 75

Numero di telaio  C218
Storia sintetica Questa targa compare per la prima e unica volta sulla Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B con numero di telaio C218 in occasione del 14° Toyota Olympus Rally, appuntamento conclusivo del Campionato del Mondo Rally 1986, durante il quale Juha Kankkunen e Markku Alén si contendono senza esclusione di colpi il titolo iridato piloti.
Attività agonistica 14° Toyota Olympus Rally (Kankkunen/Piironen)
Palmarès 2° assoluto al 14° Toyota Olympus Rally (Kankkunen/Piironen)

311 FPF 75

Numeri di telaio  C208, C211, C217
Storia sintetica Inizialmente associata alla Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B con numero di telaio C211, guidata da Timo Salonen sia in Portogallo che in Grecia, questa targa viene successivamente impiegata anche sulla vettura con telaio C217, affidata sempre a Salonen per il Rally della Nuova Zelanda e a Stig Blomqvist per il successivo Marlboro Rally of Argentina. L’ultima apparizione di questa targa in una gara valida per il Campionato del Mondo Rally si registra tuttavia in occasione del 28° Rallye Sanremo, dove viene associata alla 205 T16 E2 con telaio C208 guidata da Ari Vatanen, presente sulle strade italiane nelle vesti di apripista.
Attività agonistica 20° Rallye de Portugal – Vinho do Porto (Salonen/Harjanne)
33° Bosch Acropolis Rally (Salonen/Harjanne)
17° AWA-Clarion Rally of New Zealand (Salonen/Harjanne)
6° Marlboro Rally of Argentina (Blomqvist/Berglund)
Palmarès 3° assoluto al 6° Marlboro Rally of Argentina (Blomqvist/Harjanne)

319 FPF 75

Numeri di telaio  C210, C217, C218
Storia sintetica La ricca carriera agonistica di questa targa inizia sulla Peugeot 205 T16 E2 contraddistinta dal numero di telaio C210, insieme alla quale disputa il 20° Rallye de Portugal – Vinho do Porto e il 33° Bosch Acropolis Rally, in entrambi casi con alla guida Juha Kankkunen. Sempre con il futuro Campione del Mondo Rally 1986, ma questa volta sulla vettura con numero di telaio C218, la targa viene utilizzata anche in altre tre occasioni: Rally della Nuova Zelanda, Rally of Argentina e Rallye Sanremo. Passata infine sulla 205 T16 E2 con telaio C217, questa numero di targa viene portato in gara anche da Timo Salonen in occasione del 35° Lombard RAC Rally.
È curioso notare come la targa 319 FPF 75 si sia rivelata un porta fortuna per tutte le tre auto su cui è stata utilizzata: nel suo palmarès figurano infatti ben tre vittorie nel Campionato del Mondo Rally 1986, ognuna delle quali ottenuta in abbinamento ad una vettura diversa.
Attività agonistica 20° Rallye de Portugal – Vinho do Porto (Kankkunen/Piironen)
33° Bosch Acropolis Rally (Kankkunen/Piironen)
17° AWA-Clarion Rally of New Zealand (Kankkunen/Piironen)
6° Marlboro Rally of Argentina (Kankkunen/Piironen)
28° Rallye Sanremo (Kankkunen/Piironen)
35° Lombard RAC Rally (Salonen/Harjanne)
Palmarès 1° assoluto al 33° Bosch Acropolis Rally (Kankkunen/Piironen)
1° assoluto al 17° AWA-Clarion Rally of New Zealand (Kankkunen/Piironen)
1° assoluto al 35° Lombard RAC Rally (Salonen/Harjanne)

237 FWH 75

Numeri di telaio  C215, C216, C219
Storia sintetica Dopo esser stata abbinata alla Peugeot 205 T16 E2 con telaio C215 guidata da Timo Salonen in occasione del 30° Tour de Corse, questa targa si lega alla vettura con telaio C219, accompagnandola in entrambe le sue uscite nel Campionato del Mondo Rally 1986: il 36° Rally of the 1000 Lakes, dove Salonen coglie il suo primo successo stagionale, e il controverso 28° Rallye Sanremo. Nuovamente chiamata in causa nel finale di stagione, la targa viene infine associata ad una terza auto, guidata da Juha Kankkunen al 35° Lombard RAC Rally, contraddistinta dal numero di telaio C216.
Attività agonistica 30° Tour de Corse – Rallye de France (Salonen/Harjanne)
36° Rally of the 1000 Lakes (Salonen/Harjanne)
28° Rallye Sanremo (Salonen/Harjanne)
35° Lombard RAC Rally (Kankkunen/Piironen)
Palmarès 1° assoluto al 36° Rally of the 1000 Lakes (Salonen/Harjanne)
3° assoluto al 35° Lombard RAC Rally (Kankkunen/Piironen)

239 FWH 75

Numeri di telaio  C209, C215, C216
Storia sintetica Utilizzata in tre occasioni durante il Campionato del Mondo Rally 1986, la carriera agonistica di questa targa risulta curiosamente legata a quella di altrettante vetture. Dopo il debutto vincente con Bruno Saby nel tragico 30° Tour de Corse, dove si ritrova associata alla Peugeot 205 T16 E2 con numero di telaio C209, e la positiva uscita con Juha Kankkunen e la vettura con telaio C216 al 36° Rally of the 1000 Lakes, la targa accompagna infatti Saby anche in occasione del 28° Rallye Sanremo, durante il quale viene abbinata ad un’altra auto, contraddistinta dal numero di telaio C215, già guidata in precedenza da Timo Salonen al 30° Tour de Corse con numero di targa 237 FWH 75.
Non più utilizzata in altre gare valide per il Campionato del Mondo Rally, questa targa compare di fatto per l’ultima volta in una competizione ufficiale sulla vettura schierata da Peugeot Talbot Sport al via del 16° Rally Valle d’Aosta, durante il quale Bruno Saby offre il suo supporto ad Andrea Zanussi, impegnato nella decisiva volata per il successo finale nel Campionato Italiano Rally.
Attività agonistica 30° Tour de Corse – Rallye de France (Saby/Fauchille)
36° Rally of the 1000 Lakes (Kankkunen/Piironen)
28° Rallye Sanremo (Saby/Fauchille)
16° Rally Valle d’Aosta (Saby/Fauchille)
Palmarès 1° assoluto al 30° Tour de Corse – Rallye de France (Saby/Fauchille)
2° assoluto al 36° Rally of the 1000 Lakes (Kankkunen/Piironen)
2° assoluto al 16° Rally Valle d’Aosta (Saby/Fauchille)

244 FWH 75

Numeri di telaio  C214, C216
Storia sintetica Nonostante l’utilizzo limitato a solamente due gare durante il Campionato del Mondo Rally 1986, questo numero di targa viene associato nella sua carriera agonistica a due differenti vetture, subendo di fatto una sorte analoga a quella della targa 239 FWH 75. Inizialmente attribuita alla Peugeot 205 T16 E2 con numero di telaio C216, schierata al via del 30° Tour de Corse dalla francese Michèle Mouton, questa targa viene poi utilizzata anche sulla vettura contraddistinta dal numero di telaio C214, con la quale Stig Blomqvist, alla sua seconda nonché ultima uscita nel Campionato del Mondo Rally al volante di una Peugeot 205 T16 Gruppo B, si piazza quarto assoluto al termine del 36° Rally of the 1000 Lakes.
Attività agonistica 30° Tour de Corse – Rallye de France (Mouton/Pons)
36° Rally of the 1000 Lakes (Blomqvist/Berglund)

MI 07097Y

Numeri di telaio  C211, C214
Storia sintetica La targa viene inizialmente utilizzata per immatricolare in Italia un esemplare stradale di Peugeot 205 T16 (numero di telaio completo VF3741R76E5100041). La vettura, importata a scopo promozionale dalla filiale italiana della casa di Sochaux contemporaneamente al suo impegno nel Campionato Italiano Rally, risulta immatricolata in data 15 Maggio 1985: ovvero appena sei settimane più tardi rispetto al debutto assoluto in gara della 205 T16 E1 Gruppo B di Giovanni del Zoppo ed Elisabetta Tognana, avvenuto in occasione del 9° Rally 1000 Miglia.
Con l’arrivo in Italia del primo esemplare di 205 T16 E2 Gruppo B, avvenuto nel corso della stagione 1986, viste le difficoltà che si sarebbero dovute incontrare nell’omologare per la circolazione stradale un vero e proprio prototipo costruito appositamente per le competizioni, Peugeot Talbot Italia decide di aggirare l’ostacolo burocratico utilizzando per la vettura da corsa di Andrea Zanussi e Paolo Amati la targa di una vettura stradale. A partire dal 14° Rally Internazionale della Lana la targa MI 07097Y viene quindi associata alla 205 T16 E2 contraddistinta dal numero di telaio C211, giunta in Italtecnica dopo essere stata utilizzata da Timo Salonen durante il 33° Bosch Acropolis Rally, passando poi nel prosieguo della stagione sugli altri telai ufficiali inviati in Italia da Peugeot Talbot Sport, tra cui il C214 utilizzato in occasione del 28° Rallye Sanremo.
Una volta terminato il programma sportivo nel Campionato Italiano Rally 1986, con la contemporanea abolizione delle mostruose vetture di Gruppo B dalle corse su strada, la targa torna infine ad essere associata solamente alla vettura stradale originale, rimanendovi fino ai giorni nostri.
Attività agonistica 14° Rally Internazionale della Lana (Zanussi/Amati)
7° Rally Piancavallo (Zanussi/Amati)
28° Rallye Sanremo (Zanussi/Amati)
8° Rally Città di Messina (Zanussi/Amati)
16° Rally Valle d’Aosta (Zanussi/Amati)
Palmarès 1° assoluto al 14° Rally Internazionale della Lana (Zanussi/Amati)
1° assoluto al 7° Rally Piancavallo (Zanussi/Amati)
1° assoluto al 8° Rally Città di Messina (Zanussi/Amati)

Record e curiosità

  • Grazie ad un bottino di 6 vittorie assolute, la Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B risulta la vettura più vincente nel Campionato del Mondo Rally 1986.
  • Dopo l’abolizione delle mostruose vetture di Gruppo B dalle prove speciali del Campionato del Mondo Rally, diverse Peugeot 205 T16 E2 vivono una seconda giovinezza nei rallycross. Una di queste vetture, e più precisamente l’esemplare contraddistinto dal numero di telaio C218, viene schierato con il supporto ufficiale della casa di Sochaux nel Championnat de France de Rallycross 1988, dove Guy Fréquelin vince il titolo nella Division 2 battendo in volata e per appena tre punti la Lancia Delta S4 di Bruno Saby. Affidata a Philippe Wambergue e gestita dalla scuderia Oreca, l’auto si conferma nuovamente ai vertici della serie anche nella stagione successiva, bissando il successo del 1988 grazie ad un bottino di 11 vittorie su 12 gare. Già acquistata dai proprietari del Manoir de l’Automobile di Lohéac e destinata quindi ad una meritata pensione nello spettacolare museo bretone, l’auto viene preparata dagli uomini della Oreca in vista del suo ultimo impegno agonistico: la 2^ edizione della Race of the Champions, in programma il 2 e 3 Dicembre 1989 lungo il tracciato del Nürburgring. Durante il viaggio verso il circuito tedesco si verifica tuttavia uno spiacevole imprevisto: la vettura viene rubata, sparendo nel nulla, senza mai più essere ritrovata nonostante la corposa ricompensa pari a 200.000 franchi offerta da Peugeot in cambio di indicazioni utili nelle ricerche. Impossibilitata a mantenere fede all’accordo precedentemente stipulato, la casa francese offre quindi al Manoir de l’Automobile un’altra delle Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B ancora in attività in quel periodo, vale a dire la vettura vincitrice con Matti Alamäki di ben tre edizioni consecutive dell’European Rallycross Championship, identificata dal numero di telaio C209.
  • Contrariamente alla strategia messa in atto da altri costruttori in quegli anni, durante il periodo di attività della 205 T16 E2 Gruppo B nel Campionato del Mondo Rally, Peugeot evita di cedere alle squadre satellite o a team privati le sue auto. Per i vari programmi sportivi imbastiti dagli importatori nazionali europei (Germania, Regno Unito, Svizzera) vengono quindi schierate in gara anche per l’intera stagione 1986 le vecchie, ma ancora molto competitive, 205 T16 E1 Gruppo B. L’unica eccezione a questa scelta si registra in Italia: dove ad Andrea Zanussi, che aveva iniziato la stagione con la stessa 205 T16 E1 già utilizzata nel 1985 da Giovanni del Zoppo, viene affidata a partire dal 14° Rally Internazionale della Lana la più leggera e potente 205 T16 E2.
  • Nel film “Veloce come il vento”, uscito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 7 Aprile 2016, Loris De Martino, interpretato da Stefano Accorsi, guida in diverse scene una Peugeot 205 T16 E2 Gruppo B. La vettura, messa a disposizione direttamente dalla casa francese per le registrazioni della pellicola, conserva la livrea ufficiale utilizzata durante le stagioni 1985 e 1986 del Campionato del Mondo Rally. Tra gli adesivi degli sponsor tecnici presenti sulla carrozzeria si osserva tuttavia l’assenza di quelli marchiati Michelin, oscurati volutamente con del nastro nero per evitare conflitti di interessi con Pirelli, partner ufficiale di Peugeot nel Campionato Italiano Rally 2016.

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