WRC 1981 – 31° International Swedish Rally

31° International Swedish Rally

Info gara

Durata evento : 13 Febbraio 1981 – 15 Febbraio 1981
Nazione ospitante:  Svezia
Fondo : neve/ghiaccio
Numero prove speciali : 25
Lunghezza totale prove speciali : 369 km
Lunghezza totale percorso : 1368 km

Resoconto

Non potendo assegnare punti validi per la classifica riservata ai costruttori, la 31^ edizione dell’International Swedish Rally, valevole in ogni caso come seconda prova del Campionato del Mondo Rally Piloti 1981, attira sulle innevate strade nei dintorni di Karlstad solamente un team ufficiale.
Archiviata la convincente ma decisamente poco fruttuosa esperienza vissuta sulle prove speciali del 49° Rallye Automobile de Monte-Carlo, l’Audi decide infatti di cercare immediatamente il riscatto presentandosi in Svezia con il suo equipaggio di punta, affidando ad Hannu Mikkola e Arne Hertz la stessa vettura, contraddistinta dalla targa IN-NV 90, con cui gli austriaci Franz Wittmann e Kurt Nestinger hanno letteralmente dominato ad inizio gennaio lo Jänner Rallye.

Oltre alla presenza della squadra tedesca, che pur schierando una sola auto può comunque vantare sulla carta tutti i favori del pronostico, a far compagnia ad una nutrita schiera di agguerriti piloti privati locali, un gradito tocco di internazionalità si materializza grazie all’impegno di David Sutton, che beneficiando del supporto economico della Rothmans si presenta in terra svedese con una formazione a due punte, affiancando ad Ari Vatanen il sempre veloce e spettacolare Pentti Airikkala, e della Publimmo Racing, nel cui parco auto, composto da ben 5 vetture tutte diverse tra loro, spiccano senza dubbio la Opel Ascona 400 di Anders Kulläng, primo assoluto al termine dell’International Swedish Rally 1980, la Saab 99 Turbo del funambolico Stig Blomqvist, che può invece vantare nel suo palmarès ben cinque vittorie nella gara di casa, e la Porsche 911 di Per Eklund, già vincitore del Rally di Svezia nel 1976.

Pur trovandosi di fronte una concorrenza all’altezza della situazione, mantenendo fede alle previsioni fatte da buona parte degli addetti ai lavori, Hannu Mikkola e la sua Audi Quattro non sembrano tuttavia avvertire alcuna soggezione, iniziando nel migliore dei modi la loro corsa e chiarendo al tempo stesso quali siano le intenzioni del team Audi Sport. Il finlandese vince in scioltezza la prima prova speciale issandosi immediatamente al comando della gara, dimostrando, se mai ce ne fosse stato bisogno, le eccezionali doti di motricità della sua auto. Per la concorrenza, il temutissimo verdetto del cronometro non si rivela però così impietoso, lasciando apparentemente viva la speranza che la gara potrebbe non andare incontro ad un esito scontato.

In ogni caso, senza strafare, ma gestendo con molta intelligenza la superiorità tecnica data dalla trazione integrale della sua Quattro, il finlandese di casa Audi conserva in scioltezza la prima posizione fino al termine della prima tappa lasciandosi alle spalle i connazionali Vatanen e Airikkala, le cui Ford Escort RS1800 MkII, abilmente preparate da David Sutton, si dimostrano comunque più a loro agio del previsto sul fondo innevato grazie soprattutto ai validissimi pneumatici Timi. Quarto assoluto ma primo degli svedesi è Stig Blomqvist, rallentato da alcuni problemi all’iniezione, ma ugualmente capace di tenere testa, seppur per appena otto secondi, al connazionale Anders Kulläng.
Tra i potenziali outsider, dopo appena una manciata di chilometri abbandonano invece prematuramente la scena la giovane promessa Erik Johansson, autore di una rovinosa uscita di strada con la sua Saab 99 Turbo, e Lasse Jönsson, piantato in asso dalla trasmissione della sua Porsche.

Nella lotta per il vertice, nonostante i ripetuti tentativi di attacco sferrati da un coraggioso Ari Vatanen, il prosieguo della corsa conferma tuttavia i valori in campo visti durante la prima tappa. Mikkola, guidando in maniera impeccabile, mantiene infatti pressoché indisturbato la leadership praticamente fino all’arrivo, controllando senza troppi problemi il suo più diretto inseguitore; mentre in terza posizione, condizionato da alcune noie all’impianto elettrico della sua Escort, Pentti Airikkala ripaga la fiducia di David Sutton arpionando un piazzamento prestigioso. Tra i piloti di casa, poco fortunato è senza dubbio Stig Blomqvist, rallentato durante la seconda tappa dalla perdita di una ruota e costretto a cedere la quarta piazza alla Opel Ascona 400 di Anders Kulläng, che pur non brillando riesce comunque a togliersi la piccola soddisfazione di essere il meglio classificato tra i piloti svedesi.

Spostando l’attenzione verso le posizioni di rincalzo, Per Eklund, spesso molto veloce ma penalizzato da una serie di forature, termina la corsa accontentandosi di un modesto nono posto, mentre Ola Strömberg, dopo aver mantenuto a lungo tempo la sesta piazza guidando una Saab 99 Turbo EMS praticamente di serie, scivola in ottava posizione nelle battute finali del rally rallentato da noie alla trasmissione, avvantaggiando di conseguenza sia Björn Johansson che Lasse Lampi, autori di una gara senza infamia e senza lode alla guida rispettivamente di una Opel Ascona 400 gestita dalla filiale svedese della casa di Rüsselsheim e di una Ford Escort RS1800 MkII ex ufficiale.

Con un’impeccabile ed accorta gestione della corsa, Hannu Mikkola conquista quindi a mani basse il 31° International Swedish Rally, rifacendosi con gli interessi della delusione del 49° Rallye Automobile de Monte-Carlo, ma soprattutto dimostrando al mondo intero l’enorme potenziale dell’Audi Quattro.
Oltre alla vetta della classifica del Campionato del Mondo Piloti in coabitazione con Jean Ragnotti e Anders Kulläng, il finlandese guadagna al tempo stesso con pieno merito anche un altro importante e curioso primato: grazie al suo successo, nell’albo d’oro del Rally di Svezia, disputatosi per la prima volta nel 1950 con la denominazione di Svenska Rallyt till Midnattssolen, si interrompe infatti dopo ben trent’anni l’incontrastato monopolio dei piloti di nazionalità svedese.
Rimanendo in tema di primati, quello che sicuramente merita ancora più attenzioni riguarda tuttavia l’Audi Quattro: dopo il trionfo messo a segno sulle nevi svedesi, comunque vadano le cose nel prosieguo della stagione 1981, la coupé tedesca sarà per sempre ricordata come la prima vettura a trazione integrale ad aver vinto una gara del Campionato del Mondo Rally; la scommessa della casa di Ingolstadt comincia a dare i suoi frutti.

Classifica assoluta

PilotaCopilotaAutoTempo
Finlandia Hannu MikkolaSvezia Arne HertzGermania Audi Quattro3 h 48 min 07 s
Finlandia Ari VatanenRegno Unito David RichardsRegno Unito Ford Escort RS1800 MkII+1 min 53 s
Finlandia Pentti AirikkalaFinlandia Risto VirtanenRegno Unito Ford Escort RS1800 MkII+ 3 min 40 s
Svezia Anders KullängSvezia Bruno BerglundGermania Opel Ascona 400+ 5 min 05 s
Svezia Stig BlomqvistSvezia Björn CederbergSvezia Saab 99 Turbo+ 5 min 30 s
Svezia Björn JohanssonSvezia Sven-Erik AnderssonGermania Opel Ascona 400+ 6 min 31 s
Finlandia Lasse LampiFinlandia Pentti KuukalaRegno Unito Ford Escort RS1800 MkII+ 9 min 19 s
Svezia Ola StrömbergSvezia Hans-Göran EricssonSvezia Saab 99 EMS+ 12 min 24 s
Svezia Per EklundSvezia Ragnar SpjuthGermania Porsche 911 SC 3.0+ 12 min 32 s
10°Svezia Sören Nilsson Svezia Anders OlssonGiappone Datsun 160J+ 21 min 41 s

Vincitori di gruppo

GruppoPilotaCopilotaAutoPiazzemento
4Finlandia Hannu MikkolaSvezia Arne HertzGermania Audi Quattro1° Assoluti
2Svezia Stig BlomqvistSvezia Björn CederbergSvezia Saab 99 Turbo5° Assoluti
1Finlandia Kalevi AhoFinlandia Carl-Johan WolffRegno Unito Ford Escort RS2000 MkII15° Assoluti

Nota: nessun equipaggio iscritto in gruppo 3 presente al via