WRC 1981 – 3° Rally Codasur

3° Rally Codasur

Info gara

Durata evento : 18 Luglio 1981 – 23 Luglio 1981
Nazione ospitante:  Argentina
Fondo : sterrato
Numero prove speciali : 18
Lunghezza totale prove speciali : 1632 km
Lunghezza totale percorso : 4269 km

Resoconto

Per contrastare la Datsun, che già diverso tempo prima aveva annunciato che avrebbe preso parte ad entrambe le gare sudamericane valide per il Campionato del Mondo Rally 1981, approfittando dell’annunciata assenza di tutti gli altri team ufficiali, la Talbot decide di non sprecare un’opportunità che da più punti di vista appare irripetibile presentando quasi all’ultimo minuto la sua richiesta d’iscrizione al 3° Rally Codasur.

L’occasione di mettere in cassaforte preziosissimi punti per la classifica riservata ai costruttori, dove la casa anglo-francese occupa un po’ a sorpresa il primo posto a quota 66 punti, è infatti estremamente ghiotta; anche se contrariamente a quanto fatto durante le prime gare della stagione, al fine di contenere entro un livello accettabile i costi della trasferta, il reparto corse Talbot Sport preferisce in ogni caso affidarsi ad un solo equipaggio, lasciando a riposo Henri Toivonen e Fred Gallagher, a favore della coppia formata da Guy Fréquelin e dal suo fido copilota Jean Todt.

In aggiunta alla Talbot Sunbeam Lotus Gruppo 2 destinata al leader della classifica del Campionato del Mondo Rally Piloti e allo squadrone Datsun, composto da due Violet GT Gruppo 4 affidate rispettivamente a Shekhar Mehta, vincitore qualche settimana prima del 29° Safari Rally, e a Timo Salonen, affiancate dalle meno potenti ma certamente molto robuste 160J Gruppo 2 degli idoli locali Jorge Recalde e Ricardo Zunino, già protagonista a inizio anno nientepopodimeno che nel Campionato del Mondo di Formula 1 sotto le insegne della Tyrrell, ad aggiungere un ulteriore motivo di interesse alla corsa ci pensa David Sutton, che pur non potendo contare sul diretto supporto della Ford, ormai concentrata nella progettazione di una nuova auto da rally studiata con l’obbiettivo di rispettare i regolamenti del Gruppo B, si presenta al via della terza edizione del Rally Codasur non solo rinnovando il suo impegno con il suo pilota di punta Ari Vatanen, fresco vincitore del 28° Acropolis Rally, ma anche offrendo il suo supporto all’uruguaiano Domingo De Vitta, in gara con una Ford Escort RS1800 MkII Gruppo 4 in livrea bianca, contraddistinta dalla targa EUW 939V, precedentemente utilizzata sia da Hannu Mikkola a più riprese durante la stagione 1980 sia da Vatanen in occasione del 31° International Swedish Rally.

Indicato da molti come il favorito numero 1, il finlandese del Rothmans Rally Team si ritrova tuttavia ben presto bersagliato dalla malasorte, cadendo vittima di tutta una serie di spiacevoli inconvenienti addirittura ancora prima dell’inizio della corsa. A causa di problemi burocratici la sua Ford Escort rimane infatti bloccata per diverso tempo in dogana, costringendo Vatanen e la sua squadra a rinunciare a buona parte dei test di messa a punto, durante i quali appare subito chiaro che la vettura non sia nelle condizioni ideali per poter prendere parte alla gara, manifestando a più riprese degli evidenti problemi all’impianto frenante.

Rallentato dalla tutt’altro che perfetta forma della sua auto, Ari Vatanen riesce comunque a limitare i danni nella prima tappa del rally, presentandosi al riordino di San Miguel de Tucumán con un ritardo di appena sei secondi nei confronti di Timo Salonen, leader della corsa con la sua Datsun Violet GT Gruppo 4, nonché autore contro ogni pronostico del miglior tempo nella terza prova speciale, ovvero nell’unico tratto cronometrato su fondo asfaltato previsto nell’intero percorso della gara.

Approfittando del lungo tratto di trasferimento previsto tra San Miguel de Tucumán e la P.S. numero 5 “Las Mesadas – Tafi del Valle”, dove per dovere di cronaca di segnala l’uscita di strada con conseguente ritiro della Datsun 160J di Ricardo Zunino, il finlandese del Rothmans Rally Team decide quindi di provare a migliorare il comportamento dinamico della sua auto chiedendo ai meccanici di David Sutton la sostituzione della pedaliera. L’operazione, abbinata alla riparazione del meccanismo di regolazione della ripartizione di frenata tra i due assi, inceppatosi a causa della fuoriuscita dalla sua sede di un piccolo anello elastico, costa complessivamente dieci minuti di penalità al forte pilota scandinavo, costretto a retrocedere in un colpo solo dalla seconda alla quinta piazza della classifica generale.

Con il chiaro obbiettivo di provare a recuperare il forte distacco accumulato nei confronti delle posizioni di vertice, Ari impiega tuttavia ben poco tempo per dimostrare la sua netta superiorità agli avversari, vincendo a mani basse la quinta, la sesta e la settima prova speciale, recuperando nel complesso più di cinque minuti nei confronti del leader della corsa Timo Salonen e risalendo di conseguenza in terza posizione assoluta.

Sfortunatamente però, il sogno di Vatanen di bissare il successo ottenuto sulle strade del 28° Acropolis Rally sfuma nel corso dell’ottavo tratto cronometrato, quando sulla Ford Escort RS1800 MkII Gruppo 4 numero 3 si rompe una puleggia dell’albero motore. Ormai lontanissimo dalla testa della classifica, nel disperato tentativo di lanciarsi in una furibonda rimonta, il finlandese cade vittima di una rovinosa uscita di strada, terminando anzitempo una gara che di sicuro avrebbe ampiamente meritato di vincere.
Per l’équipe di David Sutton, alla luce del quasi contemporaneo ritiro di Domingo Da Vitta, tradito dalla rottura del ponte posteriore nel corso dei massacranti 127 chilometri della P.S. numero 7 “San Carlos-Escachi”, la dispendiosa trasferta argentina si chiude così con un nulla di fatto.

Uscito di scena il favorito della vigilia, la lotta per la vittoria finale si restringe di conseguenza alle due Datsun di Timo Salonen e Shekhar Mehta e alla Talbot di Guy Fréquelin.
Il finlandese, che fino alla chiusura della settima prova speciale era riuscito a mantenere pressoché indisturbato il comando delle operazioni, si vede tuttavia costretto a cedere terreno a causa di problemi ai freni, lasciando la testa della corsa alla piccola Sunbeam Lotus Gruppo 2 di Fréquelin, che senza prendersi eccessivi rischi porta a termine la seconda tappa del rally con un rassicurante margine di 4 minuti e 50 secondi sul rivale della Datsun. Terzo assoluto è invece Mehta, che dopo aver perso quasi un quarto d’ora nel corso della nona prova speciale a causa di problemi alla batteria, si ritrova praticamente fuori dai giochi alla luce di un distacco nei confronti di Fréquelin ormai prossimo ai venti minuti.

Tutt’altro che rassegnato a mollare il colpo, Timo Salonen prende il via della terza tappa della corsa più che mai deciso a riprendersi la prima posizione. Lo scatenato finlandese è infatti autore del miglior tempo non solo nella decima prova speciale, ma anche nella dodicesima e nella tredicesima, mentre concede appena sette secondi al compagno di squadra Jorge Recalde lungo i circa 75 chilometri dell’undicesimo tratto cronometrato.
Il finlandese di casa Datsun recupera così lo svantaggio nei confronti di Guy Fréquelin, arrivando ad accumulare un vantaggio di 2 minuti e 55 secondi sul suo più diretto rivale al termine della terza nonché penultima giornata della corsa, approfittando al tempo stesso della volontà del francese di non prendersi troppi rischi, dovuta essenzialmente alla necessità di quest’ultimo di non accentuare ulteriormente gli effetti di una fastidiosa contrattura rimediata atterrando da un dosso.

Proprio quando i giochi sembrano ormai chiusi, ecco però che accade l’inatteso colpo di scena. Dopo aver fatto segnare il miglior tempo nella quattordicesima prova speciale, Timo Salonen viene infatti appiedato dalla rottura del motore della sua Datsun Violet GT Gruppo 4.
Incredibilmente, dopo una gara piuttosto sofferta ma comunque gestita con grande intelligenza tattica, Guy Fréquelin si ritrova di fatto servita su un piatto d’argento una tanto insperata quanto importante vittoria.
Alla resa dei conti, sfruttando l’assenza di buona parte dei suoi rivali e l’uscita di scena di Ari Vatanen, il francese riesce così a rafforzare la sua leadership nella classifica del Campionato del Mondo Rally Piloti portandosi a quota 66 punti.
In virtù del comunque più che positivo secondo gradino del podio conquistato al 3° Rally Codasur, arpionato nonostante i problemi al retrotreno e all’impianto elettrico patiti dalla sua Datsun Violet GT nelle battute finali del rally, Shekhar Mehta si ritrova invece sorprendentemente in seconda posizione nella classifica assoluta del campionato, precedendo di 4 lunghezze Markku Alén, assente in Argentina, e superando di slancio lo sfortunato Ari Vatanen, rimasto fermo a quota 35 punti ma comunque ancora pienamente in lotta per il titolo.

Nonostante sul secondo e sul terzo gradino del podio del 3° Rally Codasur vadano a prendere posto i due alfieri superstiti dello squadrone Datsun, ovvero Shekhar Mehta e Jorge Recalde, dall’insperato successo di Guy Fréquelin e Jean Todt trae un piccolo ma importante beneficio anche la Talbot, che irrobustisce il suo primato nella classifica del campionato riservato ai costruttori guadagnando un altro punto nei confronti della casa giapponese, ma distanziando la Ford, ora terza nella graduatoria con 55 punti, e la Renault, che sfruttando la strepitosa prestazione di Ernesto Soto, quarto assoluto e vincitore del Gruppo 1, può fare un considerevole balzo in avanti salendo a quota 50 punti, superando al tempo stesso Opel e Fiat.

Con ben sette vincitori diversi in altrettante gare, il Campionato del Mondo Rally 1981 appare quindi più che mai combattuto ed incerto, anche se in virtù della sua costanza nel raccogliere buoni piazzamenti, rafforzata dalla sua prima vittoria assoluta conquistata in una gara valevole per il Campionato Mondiale Rally, Guy Fréquelin potrebbe presentarsi sulle strade del 3° Rallye do Brasil, in programma a partire dal 6 Agosto 1981, addirittura con il più che legittimo desiderio di staccare ulteriormente i suoi avversari, indirizzando di conseguenza la stagione verso un epilogo decisamente inatteso ma non per questo meno emozionante del previsto.

Classifica assoluta

PilotaCopilotaAutoTempo
Guy Fréquelin Jean Todt Talbot Sunbeam Lotus14 h 22 min 52 s
Shekhar Mehta Yvonne Mehta Datsun Violet GT+ 38 min 12 s
Jorge Recalde Jorge Del Buono Datsun 160J+ 1 h 38 min 27 s
Ernesto Soto Carlos Silva Renault 12 TS+ 2 h 49 min 58 s
Ricardo Albertengo Oscar Alberto Peugeot 504+ 3 h 15 min 43 s
Luis Etchegoyen Natalio Horowitz Ford Escort RS1600 MkII+ 3 h 22 min 38 s
Federico West Gregorio Assadourian Ford Escort RS1600 MkII+ 3 h 41 min 40 s
Luís Romero Alberto Sora Renault 12 TS+ 4 h 14 min 29 s
Miguel Tubal Jorge Guiral Datsun 160J+ 4 h 34 min 29 s
10° Horacio Maglione Javier Concepción Peugeot 504+ 4 h 49 min 07 s

Vincitori di gruppo

GruppoPilotaCopilotaAutoPiazzamento
4 Shekhar Mehta Yvonne Mehta Datsun Violet GT2° Assoluti
2 Guy Fréquelin Jean Todt Talbot Sunbeam Lotus1° Assoluti
1 Ernesto Soto Carlos Silva Renault 12 TS4° Assoluti

Nota: nessun equipaggio iscritto in gruppo 3 presente al via