Vincitore sia nel 1990 che nel 1991 e con alle spalle già 6 vittorie nel Campionato del Mondo Rally 1992, il francese Didier Auriol si presenta al via della 34^ edizione del Rally di Sanremo da indiscusso favorito. In caso di vittoria il pilota di Montpellier andrebbe inoltre a mettere una seria ipoteca sul successo finale nel Campionato Piloti, andando così a suggellare la trionfale stagione del Martini Racing e della Lancia Delta HF Integrale, autentica dominatrice del Campionato Costruttori nonostante il ritiro ufficiale della casa torinese dai rally, avvenuto il 18 Dicembre 1991.
Assenti tutti i costruttori giapponesi, la gara italiana presenta come uniche antagoniste di livello alle Lancia Delta le due Ford Sierra RS Cosworth 4×4 ufficiali, affidate a François Delecour e a Miki Biasion, già vincitore sul lungomare di Sanremo per tre anni consecutivi dal 1987 al 1989. L’attenzione dei tifosi è però calamitata anche dal duello per il successo finale nel Campionato Italiano Rally, dove Gianfranco Cunico ha bisogno di chiudere la gara almeno al quarto posto per avere la meglio sul rivale Piergiorgio Deila. Anche in questo caso si prospetta quindi uno scontro tra Lancia e Ford, con la Delta preparata da Mauro Nocentini, favorita sulla carta, contrapposta alla voglia di rivincita del veneto di Ford Italia, spesso colpito dalla sfortuna durante la stagione.
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Elenco iscritti (Principali equipaggi al via)
Numero di equipaggi al via : 101
Sono presenti al via 9 piloti con Priorità FIA A : Juha Kankkunen, Miki Biasion, Didier Auriol, François Delecour, Andrea Aghini, Gianfranco Cunico, Piero Liatti, Alessandro Fiorio, Piergiorgio Bedini.
1^ Tappa
Luogo di partenza | Sanremo | Luogo di arrivo | Arezzo |
Data di partenza (Orario) |
Lunedì 12 Ottobre 1992 (07:00) |
Data di arrivo (Orario) |
Lunedì 12 Ottobre 1992 (22:00) |
Numero Prove Speciali | 8 | Fondo prevalente P.S. | Asfalto |
Lunghezza totale P.S. | 147,72 km | Lunghezza totale tappa | 726,61 km |
2^ Tappa
Luogo di partenza | Arezzo | Luogo di arrivo | Arezzo |
Data di partenza (Orario) |
Martedì 13 Ottobre 1992 (07:00) |
Data di arrivo (Orario) |
Martedì 13 Ottobre 1992 (19:30) |
Numero Prove Speciali | 8 | Fondo prevalente P.S. | Sterrato |
Lunghezza totale P.S. | 208,36 km | Lunghezza totale tappa | 495,26 km |
3^ Tappa
Luogo di partenza | Arezzo | Luogo di arrivo | Sanremo |
Data di partenza (Orario) |
Mercoledì 14 Ottobre 1992 (07:00) |
Data di arrivo (Orario) |
Giovedì 15 Ottobre 1992 (01:10) |
Numero Prove Speciali | 9 | Fondo prevalente P.S. | Asfalto |
Lunghezza totale P.S. | 140,95 km | Lunghezza totale tappa | 842,75 km |
Quattro prove speciali sono disputate in notturna.
La prova speciale numero 24 viene cancellata a causa dell’eccessiva presenza di pubblico a bordo strada.
Nota: i numeri riportati sulla cartina indicano le rispettive prove speciali.
Indice paragrafo
Partenza col botto lungo i tortuosi asfalti dell’entroterra Sanremese: Didier Auriol, grande favorito della vigilia nonché leader del Campionato del Mondo Piloti, vola fuori strada nei chilometri conclusivi della prima prova speciale. L’incidente del francese non è però dovuto ad un errore di guida, bensì ad un cedimento meccanico: sulla sua Delta si rompono infatti le colonnette di fissaggio della ruota anteriore destra che, sfilandosi in una secca curva a sinistra in discesa, lascia il povero Didier senza alcuna possibilità di controllare il mezzo. Ma la sfortuna per Auriol non finisce qui: il guard rail a bordo strada non riesce infatti a reggere all’impatto e la Delta numero 3 finisce in una scarpata, impossibilitata quindi a riprendere la gara. Fortunatamente sia Didier che il suo copilota Bernard Occelli escono indenni dall’abitacolo ma la delusione è tanta e la sensazione di aver gettato alle ortiche la più che concreta possibilità di vincere il Campionato comincia a passare per la mente dei due francesi e degli uomini del Martini Racing. Solamente una volta recuperata la vettura si scoprirà che la causa del cedimento è in realtà da imputare ad un difetto di fabbricazione del cerchione che, curiosamente, nonostante fosse in dotazione alla squadra da inizio stagione, non era ancora stato utilizzato in gara. Una beffa!
Rimasta orfana del suo annunciato primo attore, già vincitore sia nel 1991 che nel 1990, la gara trova subito un degno sostituto a farne le veci: Andrea Aghini vince infatti la prima prova speciale, migliorando di addirittura 14 secondi il record del 1991 appartenente a Carlos Sainz, ripetendosi poi nella seconda, sempre ai danni della Ford Sierra RS Cosworth RS 4×4 del francese Delecour. Tra i piloti privati problemi alla centralina costano invece un paio di minuti al biellese Piero Liatti mentre Pierre-César Baroni si lamenta per l’assetto non proprio ottimale della sua Delta curata dall’Astra Racing. Nel terzo tratto cronometrato, ultimo in Liguria prima del trasferimento in Garfagnana, sono le Ford Sierra a farla da padrona: Gianfranco Cunico e François Delecour segnano il primo tempo ex aequo mettendosi alle spalle per soli due secondi Miki Biasion e Andrea Aghini. Il toscano, una volta ritrovatosi sulle strade di casa, sferra un portentoso attacco, vincendo addirittura quattro prove speciali consecutive e rafforzando la sua leadership assoluta su Delecour. Nella quarta prova speciale è costretto al ritiro Vanio Pasquali, al via con una Delta curata da Mauro Nocentini, mentre Cunico riesce a recuperare la sesta posizione ai danni di Alessandro Fiorio, lanciandosi così all’inseguimento di Piergiorgio Deila, suo diretto rivale per la conquista del Campionato Italiano Rally. Nel successivo tratto cronometrato di Bivio Poggio Biasion perde terreno scivolando al quinto posto, lasciando così strada a Juha Kankkunen, abile a difendersi su un terreno a lui poco congeniale, e Deila. Il bassanese riesce tuttavia a recuperare una posizione già nella successiva prova speciale. Un improvviso temporale causa poi altri movimenti in classifica al termine della settima prova speciale: Cunico scavalca Deila mentre Liatti si porta in ottava posizione, sopravanzando Baroni e Pianezzola. Nelle posizioni di vertice è invece sempre Aghini a imporre il ritmo, con Kankkunen secondo davanti alle Ford ufficiali. Proprio il finlandese si aggiudica l’ultima prova speciale di giornata, una breve prova spettacolo di poco più di 3 chilometri, caratterizzata da fondo bagnato. Aghini è comunque secondo e si presenta ad Arezzo con 34 secondi di margine su Delecour e quasi un minuto e mezzo sul compagno di squadra. Biasion, quarto ad un minuto e 53 secondi, precede di una ventina di secondi Cunico, primo dei piloti privati davanti al rivale Deila, lontano quasi cinque minuti dalla vetta. Fiorio, Liatti, Baroni e Pianezzola chiudono invece la top ten. In Gruppo N la lotta per la leadership è davvero molto serrata, con il bel duello tra le Ford Sierra di Giovanni Manfrinato e Marco Gatti, separate da appena un secondo; mentre un sorprendente Alessandro Fassina, al via con la poco potente Mazda 323 GTX e attanagliato da problemi alla frizione, chiude la tappa terzo a nove secondi.
Risultati prove speciali
La seconda giornata di gara si apre sugli sterrati toscani, terreno ideale per uno specialista come Juha Kankkunen, determinato fin dai primi chilometri a recuperare lo svantaggio accumulato sull’asfalto. Il primo colpo di scena arriva già nella prima prova speciale della tappa: François Delecour rompe l’ammortizzatore posteriore destro, perdendo oltre un minuto e scivolando al terzo posto in classifica generale, a tutto vantaggio di KKK, autore del miglior tempo in prova. Problemi anche per Cunico, sulla cui Sierra si rompe il freno a mano, e per Baroni, costretto a cedere la nona posizione a Pianezzola per il cedimento di un semiasse anteriore. Kankkunen domina anche la prova speciale di Pieve De’ Saddi, mettendosi alle spalle le Ford ufficiali e il compagno di squadra Aghini, abile nel contenere i distacchi su un terreno a lui meno congeniale rispetto all’asfalto della prima tappa. Proseguono i problemi per Cunico mentre il suo rivale Deila, la cui Delta gira a tre cilindri per la rottura di una bobina, perde la sesta piazza a vantaggio di Fiorio, decisamente veloce sullo sterrato. Partito con gomme troppo dure il finlandese del Martini Racing cede per la prima volta il passo a Delecour, più veloce di tutti lungo gli oltre 32 chilometri della prova di Nerbisci. Aghini, terzo, mantiene invece la leadership nella classifica generale, anche se Kankkunen si fa ormai sempre più minaccioso alle sue spalle: i due piloti Lancia si ritrovano a questo punto separati da soli 52 secondi. Il toscano è tuttavia deciso più che mai a contenere l’assalto del tre volte Campione del Mondo e lo dimostra nel dodicesimo tratto cronometrato, dove nonostante un testacoda riesce a perdere solamente 4 secondi dal vincitore Kankkunen. Gianfranco Cunico prosegue invece il suo calviario: dopo aver patito problemi al differenziale anteriore, sulla sua Sierra si rompe la valvola wastegate. Il pilota veneto viene addirittura raggiunto in prova dal rivale Deila, cedendo diversi minuti in classifica assoluta e vedendo sempre più sfumare il sogno di conquistare il titolo tricolore.
Il forcing di Juha Kankunnen prosegue anche durante il pomeriggio: il finlandese non perde un colpo, segnando il miglior tempo in tutte le rimanenti prove speciali e scavalcando Aghini in classifica generale. Da segnalare l’ennesimo episodio sfortunato per Cunico che, dopo aver forato nel corso della P.S. numero 15, rompe un tubo dei freni e perde oltre 5 minuti, precipitando in nona posizione. Sulla stessa prova capotta Giorgio Faletti, rimesso sulle quattro ruote dagli spettatori e incitato dalla folla a ripartire. L’ultimo tratto cronometrato della giornata vede quindi Aghini cedere il comando della gara al compagno di squadra, i due Lancisti si ritrovano così al riordino di Arezzo separati da appena due secondi. Le Ford ufficiali di Delecour e Biasion si confermano in ogni caso avversarie pericolose per le Delta del Martini Racing, chiudendo la seconda tappa con un distacco dalla vetta inferiore ai due minuti. Primo tra i piloti privati è Alex Fiorio, quinto davanti a Deila e Liatti, in piena lotta tra loro per il sesto posto e divisi da soli sette secondi. Pianezzola, Cunico e Baroni chiudono invece la top ten con ritardi abbondantemente superiori ai 10 minuti dalla zona podio. In gruppo N, dopo il ritiro di Alessandro Fassina, Giovanni Manfrinato sembra avere ormai messo in cassaforte la vittoria: il suo distacco su Romeo Deila, secondo con la Delta HF Integrale curata da Balbosca, è infatti ormai abbondantemente superiore ai sei minuti.
Risultati prove speciali
L’avvio dell’ultima tappa del rally sorride alle Ford Sierra RS Cosworth 4×4 ufficiali: François Delecour segna infatti il miglior tempo nel primo tratto cronometrato della giornata, precedendo il compagno di squadra Miki Biasion, abile tuttavia nel prendersi prontamente la rivincita già nella successiva prova speciale. Juha Kankkunen è invece primo lungo gli undici chilometri della P.S. n°19 “Santa Luce”, consolidando così la sua leadership su Andrea Aghini, ora secondo in classifica generale con un distacco di 12 secondi. La terza prova speciale, ultima su sterrato dell’intero rally, è purtroppo fatale a Gianni Fiora: sulla sua Renault Clio 1.8i 16V Gruppo A si rompe un semiasse. Il pilota trentino, autore fino a quel momento di prestazioni di assoluto rilievo si vede così costretto a cedere la leadership tra le vetture a due ruote motrici alla Opel Calibra 16V Gruppo A ufficiale del belga Bruno Thiry.
Il ritorno sull’asfalto ligure vede ancora le Ford ufficiali protagoniste: Miki Biasion è il migliore al termine della ventesima prova speciale mentre Delecour è terzo alle spalle di Aghini, determinato a recuperare lo svantaggio accumulato sulla terra nei confronti del compagno di squadra Kankkunen. Il toscano sferra l’attacco decisivo proprio lungo gli oltre 36 chilometri del successivo tratto cronometrato da Apricale a Molini di Triora, infliggendo ben 20 secondi di distacco al finlandese e tornando così al comando del rally. Brutte notizie invece per Gianfranco Cunico, costretto al ritiro per la rottura dell’attacco di una delle pinze dei freni anteriori; per il veneto sfumano così le già ridotte possibilità di contendere il titolo tricolore a Deila. A questo punto, con solamente quattro prove speciali ancora da disputare, prende sempre più corpo l’ipotesi che in seno al team Martini Racing si possano attuare dei giochi di squadra per favorire Kankkunen, in lotta per il Campionato del Mondo Piloti, ai danni di Aghini, libero da obblighi di classifica. Durante la ventiduesima prova speciale esce di strada Piergiorgio Deila. Il piemontese, laureatosi matematicamente Campione Italiano con il ritiro di Cunico, paga la sua eccessiva foga nel voler provare a scalzare Fiorio dalla quinta posizione. A segnare il miglior tempo è invece Delecour mentre Aghini guadagna altri due secondi su Kankkunen. Il toscano incrementa ulteriormente il suo vantaggio facendo meglio di tutti nel successivo tratto cronometrato: il distacco tra i due alfieri del Martini Racing è ora di 30 secondi e Claudio Bortoletto, direttore sportivo del team italiano, propone al Campione del Mondo in carica la sua idea di ordinare ad Aghini di cedere la prima posizione; il finlandese non è d’accordo, ringrazia e rifiuta educatamente la proposta, accontentandosi di fatto del secondo gradino del podio. Cancellata la P.S. n°24 per l’eccessiva presenza di spettatori, il rally vive il suo epilogo lungo i circa 10 chilometri tra Apricale e Baiardo, dove un po’ a sorpresa è il francese Pierre-César Baroni a fare meglio di tutti, anche di Andrea Aghini, autore di una leggera toccata contro un paletto che, fortunatamente, provoca solo una piccola ammaccatura al parafango anteriore della sua Delta. Il pilota toscano, al termine di una gara condotta quasi sempre all’attacco, può così festeggiare la sua prima vittoria nel Campionato del Mondo Rally, un anno dopo il suo debutto al volante di una vettura a quattro ruote motrici sovralimentata, avvenuto proprio in occasione del 33° Rallye Sanremo a bordo di una delle Lancia Delta Integrale 16V iscritte dalla scuderia Jolly Club.
Sfruttando il ritiro dello sfortunato Didier Auriol e grazie alla conquista del secondo gradino del podio, Juha Kankkunen si rilancia nella lotta per il Campionato del Mondo Piloti mentre François Delecour, al suo secondo podio dell’anno, nega a Miki Biasion per appena 13 secondi la gioia di stappare lo champagne sul lungomare di Sanremo. Migliore tra i piloti privati è invece Alessandro Fiorio, autore di tempi interessanti soprattutto sullo sterrato e apparso a suo agio con la Delta dell’Astra Racing. In Gruppo N Giovanni Manfrinato bissa il successo ottenuto nel 1991, cancellando parzialmente le delusioni di una stagione piuttosto sfortunata. Secondo posto per la Delta di Romeo Deila, abile nel portare a termine la gara senza particolari problemi, mentre la terza posizione va al sorprendente Angelo Medeghini, la cui Peugeot 309 16V risulta la vettura a due ruote motrici meglio piazzata dopo la Opel Calibra ufficiale di Thiry, preparata però secondo i regolamenti del Gruppo A.
Nonostante la sfortuna e la conseguente battuta a vuoto, nella classifica del Campionato del Mondo Didier Auriol rimane comunque al comando con 120 punti contro i 107 di KKK e i 104 di Carlos Sainz. Con due gare ancora da disputare il pilota di Montpellier appare quindi ancora il grande favorito nella battaglia per il titolo, potendo contare su sei vittorie stagionali e su una superiorità piuttosto marcata messa in mostra su ogni tipo di terreno.
Risultati prove speciali
Indice paragrafo
Gruppo | Pilota | Copilota | Auto | Piazzamento |
---|---|---|---|---|
A | Andrea Aghini | Sauro Farnocchia | Lancia Delta HF Integrale | 1° Assoluti |
N | Giovanni Manfrinato | Claudio Condotta | Ford Sierra RS Cosworth 4x4 | 10° Assoluti |
Prove speciali vinte (piloti)
Pilota | P.S. vinte |
---|---|
Juha Kankkunen | 9 |
Andrea Aghini | 8 |
François Delecour | 4 (1) |
Miki Biasion | 2 |
Gianfranco Cunico | 1 (1) |
Pierre-César Baroni | 1 |
Prove speciali vinte (auto)
Auto | P.S. vinte |
---|---|
Lancia Delta HF Integrale Gr.A | 18 |
Ford Sierra RS Cosworth 4x4 Gr,A | 6 |
Nota: tra parentesi sono indicate le prove speciali vinte a pari merito.
Leader della gara
- 235° rally valido per il Campionato del Mondo. (*)
- 1^ vittoria e 1° podio in una gara valida per il Campionato del Mondo Rally per Andrea Aghini.
- 73^ vittoria per la Lancia in una gara valida per il Campionato del Mondo Rally che, grazie alla doppietta, guadagna raggiunge quota 187 nel computo totale dei piazzamenti a podio. (*)
- 8^ vittoria per la Lancia Delta HF Integrale Gruppo A in una gara valida per il Campionato del Mondo Rally.
- 46^ nonché ultima vittoria in una gara valida per il Campionato del Mondo Rally per la Lancia Delta Gruppo A, la cui carriera era iniziata con il successo al debutto della HF 4WD in occasione del 55° Rallye Automobile de Monte-Carlo.
- Al suo debutto in una gara automobilistica di livello mondiale l’attore, cantautore, comico e scrittore piemontese Giorgio Faletti taglia il traguardo in 15^ posizione assoluta, portando in gara la quarta Lancia Delta HF Integrale Gruppo A iscritta alla gara dal Martini Racing. Curiosamente la stessa vettura utilizzata dalla coppia Faletti-Cerri, contraddistinta da numero di targa TO76572S, era stata precedentemente usata da Didier Auriol e Bernard Occelli per vincere il 12° Rally YPF Argentina.
- Tra i personaggi di spicco presenti al via è d’obbligo la citazione all’ex tennista di fama internazionale, nonché commissario tecnico della nazionale italiana di tennis dal 1984 al 1997, Adriano Panatta. Dopo un buon avvio la sua gara si interrompe però bruscamente a causa di un capottamento, avvenuto nel corso della tredicesima prova speciale.
- Gara d’esordio nel Campionato del Mondo Rally per la Peugeot 106 XSI. Uno degli esemplari presenti al via, preparato secondo le specifiche del Gruppo N da Italtecnica, raggiunge il traguardo in 20^ posizione condotto dall’equipaggio composto da Enzo Panacci e dalla giornalista Maria Lechleitner.
- Preparata da Piero Lavazza e seguita in gara dalla Montecarlo Sport, fa il suo debutto assoluto nei rally la piccola Fiat Cinquecento, una vettura destinata negli anni a seguire a ritagliarsi uno spazio importante nella specialità, grazie soprattutto ai trofei monomarca ideati da Fiat per aiutare i giovani ad avvicinarsi al mondo delle corse.
- Sorteggiati al termine della seconda tappa, Juha Kankkunen, François Delecour, Alessandro Fiorio e Piero Liatti sono i primi piloti nella storia dei rally italiani a sostenere un esame antidoping.
(*) nelle statistiche non vengono considerati i risultati del 28° Rallye Sanremo, annullato dalla FISA il 18 Dicembre dopo una controversa vicenda.