Dopo aver corso sul circuito brasiliano di Curitiba e sui sali scendi olandesi di Zandvoort, i protagonisti del World Touring Car Championship 2007 si ritrovano sul Circuit de la Comunitat Valenciana Ricardo Tormo, pronti a darsi battaglia nel terzo round della massima serie a livello mondiale riservata a vetture turismo.
Augusto Farfus, grazie anche alla vittoria in Gara 2 a Curitiba, si presenta in Spagna nelle vesti di leader del campionato, dopo aver raccolto 28 punti in quattro manche, 6 in più del compagno di squadra Jörg Müller. Le BMW 320si ufficiali, autentiche dominatrici del weekend brasiliano, sembrano avere qualcosa in più rispetto alla concorrenza.
Le Chevrolet Lacetti si sono tuttavia dimostrate molto veloci a Zandvoort, monopolizzando la prima fila al termine delle qualifiche e cogliendo una prestigiosa doppietta in Gara 1.
Un po’ sottotono invece l’avvio di stagione per le SEAT León, nonostante la vittoria di Gabriele Tarquini in Gara 2 a Zandvoort.
Giudizio ancora più negativo per le Alfa Romeo 156 del team N-Technology, apparse molto in difficoltà e lontane dalle prestazioni delle migliori vetture in pista, con James Thompson, prima guida della squadra, impegnato nella ricerca del giusto assetto. Nel 2006 fu proprio un’Alfa Romeo, guidata da Farfus, a siglare la pole position e a vincere Gara 1, mentre Gara 2 vide la vittoria di Jörg Müller, con le SEAT lontano dalle posizioni di vertice nella gara di casa.
L’appuntamento di Valencia si presenta quindi come l’occasione di riscatto per molti, ma anche come una preziosa opportunità per tanti altri di riconfermare i valori messi in campo nelle prime due uscite stagionali.
Indice pagina
Numero di piloti iscritti all’evento: 28
Sono presenti 12 piloti iscritti allo Yokohama Independents’ Trophy, contraddistinti dalla lettera I nell’elenco.
Lunghezza del tracciato: 4.005 km
Tipo di circuito: permanente
Senso di percorrenza: antiorario
Numero di curve: 14 (9 a sinistra, 5 a destra)
Prove libere 1
Data | Orario | Durata |
Sabato 19 Maggio 2007 | 08:30 | 30 minuti |
Prove libere 2
Data | Orario | Durata |
Sabato 19 Maggio 2007 | 11:30 | 30 minuti |
Qualifiche
Data | Orario | Durata |
Sabato 19 Maggio 2007 | 15:00 | 30 minuti |
Gara 1
Data | Orario | Distanza da percorrere |
Domenica 20 Maggio 2007 | 10:15 | 15 giri |
Gara 2
Data | Orario | Distanza da percorrere |
Domenica 20 Maggio 2007 | 15:30 | 13 giri |
Prove libere
Ottima partenza delle SEAT che, sulla pista di casa, chiudono la prima sessione di prove libere davanti a tutti, grazie al miglior tempo di Jordi Gené, risultato appena 84 millesimi più veloce del compagno di squadra Yvan Muller.
Terzo tempo per Nicola Larini che conferma, dopo le brillanti prestazioni di Zandvoort, quanto di positivo fatto dal team Chevrolet RML nello sviluppo della Lacetti. Alle sue spalle la prima delle BMW, vale a dire la 320si del Campione in carica Andy Priaulx, quarto davanti alla SEAT ufficiale di Tiago Monteiro e alla Chevrolet di Robert Huff. Settimo posto per Roberto Colgiago, nettamente primo tra i piloti indipendenti con la León del team SEAT Sport Italia.
Ancora una prestazione poco convincente per le Alfa Romeo: James Thompson non va oltre l’undicesima posizione, accusando un distacco di otto decimi dal miglior tempo di Gené, mentre Olivier Tielemans è ventitreesimo a due secondi.
Tra i piloti ufficiali da segnalare anche le difficoltà di Gabriele Tarquini e Alessandro Zanardi, rispettivamente diciottesimo e diciannovesimo.
Il pilota abruzzese si rifà tuttavia prontamente già nella seconda sessione, facendo registrare il miglior tempo, davanti al sorprendente Tielemans che, per la prima volta dall’inizio della stagione, porta un’Alfa Romeo nelle posizioni di vertice. Tiago Monteiro è terzo, confermando l’ottimo feeling tra le León e il circuito di Valencia e mettendosi alle spalle Alain Menu e Andy Priaulx, unico pilota BMW in grado di inserirsi nelle zone alte della classifica.
Tra i piloti dello Yokohama Independents’ Trophy si conferma al vertice Roberto Colciago, ottavo assoluto alle spalle di Thompson. Decisamente meno fortunato è invece il suo compagno di squadra Massimiliano Pedalà, impossibilitato a prendere parte alla sessione a causa di un problema meccanico.
Qualifiche
Dopo qualche difficoltà patita nel corso delle prove libere, James Thompson sigla inaspettatamente il miglior tempo nelle qualifiche, riportando un’Alfa Romeo davanti a tutti. Curiosamente, l’ultima pole position centrata da una 156 era arrivata alcuni mesi prima proprio sullo stesso circuito, grazie ad Augusto Farfus.
Il pilota britannico riesce ad avere la meglio per un solo millesimo di secondo sulla SEAT di Yvan Muller. I due sono gli unici in grado a scendere sotto il muro del minuto e 44 secondi, relegando Andy Priaulx, terzo e migliore degli inseguitori, a quasi due decimi.
Il Campione del Mondo in carica segna il suo miglior tempo proprio al termine della sessione, sopravanzando l’idolo di casa Jordi Gené e il messicano Michel Jourdain, autore di una prestazione finalmente convincente. Dietro di loro le Chevrolet di Larini, Menu e Huff, tra le quali si inserisce con il settimo tempo il leader di campionato Augusto Farfus.
Decimo tempo per il primo dei piloti indipendenti, Roberto Colgiago, in grado di tenere testa ai piloti ufficiali Tarquini e Monteiro. Molta sfortuna invece per il suo compagno di squadra nel team SEAT Sport Italia, Massimiliano Pedalà, costretto a rinunciare a prendere parte alla sessione a causa della rottura del motore. Per il pilota di Cantù, all’esordio nel WTCC, si prospetta una gara 1 tutta in salita.
Sulla seconda delle Alfa Romeo 156 iscritte dalla N-Technlogy, Olivier Tielemans ferma il cronometro in 1:45.076, ventesimo miglior tempo della sessione, appena un secondo e un decimo più lento del compagno di squadra, a riprova di un turno di qualifica davvero serrato.
Gara 1
La partenza della prima manche è emozionante ed estremamente caotica. Thompson riesce senza particolari problemi a conservare la prima posizione, alle sue spalle Nicola Larini, autore di un’ottimo spunto, si porta in seconda posizione, superando Muller, Gené, Jourdain e Priaulx, protagonista di un infelice avvio di gara. Il pilota inglese riesce comunque a superare il messicano già all’uscita della prima curva, issandosi in quinta posizione. A centro gruppo Gabriele Tarquini e Tiago Monteiro si toccano: le due León ufficiali rimbalzano fuori controllo sul rettilineo principale, impattando contro gli incolpevoli Colciago, Huff, Porteiro e Zanardi, sfortunatamente costretti al ritiro ad appena una manciata di metri dal via della corsa. Poche curve più avanti Augusto Farfus finisce invece in testacoda, riuscendo comunque a rimanere in gara, seppur nelle retrovie. Nel frattempo entra in pista la safety car, per permettere ai commissari di rimuovere le vetture incidentate e i loro detriti.
In occasione della ripartenza James Thompson mantiene il comando, iniziando a prendere margine sugli inseguitori, capitanati dalla Chevrolet di Nicola Larini. L’italiano resiste agli attacchi di Yvan Muller, costretto ad accontentarsi del terzo posto dopo aver strapazzato troppo gli pneumatici. Luca Rangoni riesce invece a sopravanzare il suo rivale per lo Yokohama Independents’ Trophy, Pierre-Yves Corthals, successivamente sorpassato anche da Tom Coronel e Jorg Müller.
Nel corso del dodicesimo giro Augusto Farfus, tentando un improbabile doppio sorpasso, manda fuori pista sia Tom Coronel che Stefano D’Aste, fino a quel momento autore di una gara molto positiva. Il brasiliano ormai tagliato fuori dalla lotta per la zona punti e con l’auto danneggiata, rientra mestamente in corsia box.
Nelle posizioni di vertice non si registra nulla di particolare, se non qualche invano tentativo di attacco di Gené ai danni di Muller.
Dopo una cavalcata solitaria James Thompson taglia dunque il traguardo festeggiando l’ennesima vittoria dell’Alfa Romeo 156, una vettura data forse troppo presto per spacciata. Sul podio insieme all’inglese salgono altri due piloti di grande esperienza: Nicola Larini e Yvan Muller.
Prima posizione tra i piloti indipendenti per l’italiano Luca Rangoni che, grazie al settimo posto assoluto, partirà in prima fila accanto a Jörg Müller in gara 2.
Gara 2
Ottima partenza di Luca Rangoni, che si porta al comando. Il pilota della Scuderia Proteam Motorsport deve tuttavia restituire la leadership a Jörg Müller già all’uscita della seconda curva. Brutto avvio di Jourdain, scavalcato da Priaulx e dalle due SEAT ufficiali di Gené e Muller. Il messicano viene superato nel corso del primo giro anche dall’Alfa di Thompson e dalla Chevrolet di Menu, ritrovandosi in ottava posizione, davanti ad un ottimo D’Aste, la cui gara viene tuttavia compromessa da una divagazione nella sabbia.
Nel corso del terzo giro James Thompson supera sia Gené, al termine del rettilineo principale, che Muller, all’ingresso dell’ultima curva, intitolata ad Adrian Campos. L’inglese si ritrova così in quarta posizione, lanciatissimo all’inseguimento delle tre BMW al comando.
Al termine del quarto giro Priaulx supera Rangoni senza troppi problemi, portandosi in seconda posizione. Il pilota italiano deve cedere anche a Thompson e Muller nel corso del quinto giro.
Nel frattempo Jörg Müller e Andy Priaulx si danno battaglia, permettendo all’Alfa Romeo numero 15 di recuperare terreno. All’inizio della settima tornata Thompson supera in fondo al rettilineo principale il connazionale del BMW Team UK. Appena un giro più tardi il pilota del team N-Technology compie la stessa identica manovra ai danni di Müller, portandosi al comando della gara.
Dietro di loro è battaglia tra Rangoni, Gené e le tre Chevrolet ufficiali per la quinta piazza. Ad averne la peggio è Robert Huff, finito fuori pista dopo un contatto con lo spagnolo della SEAT.
Thompson appare imprendibile e tra Müller e Priaulx si infiamma il duello per la piazza d’onore. Battaglia tra compagni di squadra anche in seno alla Scuderia Proteam Motorsport, con Sergio Hernández e Luca Rangoni che si scambiano ripetutamente le posizioni. L’italiano riesce comunque ad avere la meglio, chiudendo la gara primo tra i piloti iscritti allo Yokohama Independents’ Trophy.
Ultimo giro amaro per Alain Menu, costretto a cedere la sesta posizione a causa di un problema tecnico, che non gli permette di andare oltre il quattordicesimo posto finale.
Meritatissima vittoria invece per James Thompson, autore di un weekend pressoché perfetto, per la gioia di tutti gli uomini del team N-Technology che, contrariamente ai vertici del gruppo FCA, nelle possibilità della vecchia 156, ormai fuori produzione da un paio d’anni, ci credono ancora fermamente!
Alla luce del doppio zero, Farfus rimane fermo a quota 28 punti nella classifica del campionato, superato da Andy Priaulx e Jörg Müller, appaiati al comando con 31 punti. Quarto posto invece per Larini, distanziato di appena tre lunghezze dal brasiliano. Rispettivamente quinto e sesto sono invece Tarquini e Thompson, salito a quota 20 punti in un solo colpo.
Prove libere 1
Prove libere 2
Qualifiche
Gara 1
Gara 2
- Seconda e terza vittoria nel World Touring Car Championship per James Thompson. Il pilota inglese aveva ottenuto il suo primo successo in occasione di gara 2 dell’appuntamento inaugurale della serie, disputatosi il 10 Aprile 2005 presso l’Autodromo Nazionale Monza, sempre al volante di un’Alfa Romeo 156.
- Seconda pole position in carriera nel World Touring Car Championship per James Thompson, ottenuta quasi due anni dopo la prima, siglata al termine delle qualifiche della 2005 FIA WTCC Race of Germany, sul circuito di Oschersleben.
- Tredicesima e quattordicesima vittoria nel World Touring Car Championship per l’Alfa Romeo 156. Per la vettura italiana quello in gara 2 rappresenta inoltre, ad oggi, l’ultimo successo di un’Alfa Romeo nel WTCC.
- Decima pole position, nonché ultima, nel World Touring Car Championship nella storia agonistica dell’Alfa Romeo 156. Curiosamente, la berlina italiana ottenne la sua penultima pole position sempre sullo stesso circuito, in occasione della 2006 FIA WTCC Race of Spain, ad opera di Augusto Farfus.