WRC 1981 – 49° Rallye Automobile de Monte-Carlo

49° Rallye Automobile de Monte-Carlo

Info gara

Durata evento : 24 Gennaio 1981 – 30 Gennaio 1981
Nazioni ospitanti:  Principato di Monaco e  Francia
Fondo : asfalto (a tratti innevato)
Numero prove speciali : 32
Lunghezza totale prove speciali : 757 km
Lunghezza totale percorso : in media 3930 km

Resoconto

La tanto chiacchierata Audi Quattro, dopo lo strepitoso successo di Franz Wittmann sulle innevate prove speciali del 12° Castrol Jänner Rallye, debutta nel Campionato del Mondo Rally attirando su di sé, come giusto che sia, tutte le attenzioni degli addetti ai lavori, della stampa specializzata e soprattutto degli Appassionati.
L’attesissima novità del momento, con la sua innovativa trasmissione a quattro ruote motrici, sembra decisamente appartenere ad un altro mondo, concentrando sotto la sua massiccia ma filante carrozzeria una tale mole di tecnologia che nulla ha a che vedere con le soluzioni, semplici e a tratti persino spartane, adottate dalle principali concorrenti.

Nonostante i favori del pronostico, i sogni di gloria della casa di Ingolstadt si scontrano tuttavia molto presto con la dura realtà di una specialità dove l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Michèle Mouton e Annie Arrii, attesissime dai tifosi, abbandonano infatti la corsa prima ancora di iniziare la Tappa di Classificazione, squalificate dalla direzione gara per aver fatto trainare da un veicolo di assistenza la loro Audi Quattro lungo il percorso della Tappa di Concentrazione. Del tutto inutili si rivelano le esaustive spiegazioni fornite da Walter Treser, direttore sportivo di Audi Sport, che difende fino all’ultimo il suo equipaggio evidenziando che la vettura non ha ricevuto assistenza a causa di un cedimento meccanico, bensì per un problema di alimentazione dovuto alla massiccia presenza di acqua e sabbia nel serbatoio del carburante, immesse accidentalmente insieme alla benzina precedentemente acquistata presso una stazione di servizio.

Fuori dai giochi la Mouton, Hannu Mikkola si ritrovà così a difendere in solitaria i colori della casa dei quattro anelli. Il finlandese, avvantaggiato dalla copiosa presenza di neve e ghiaccio, parte a razzo, dominando tutte e sei le prove speciali della Tappa di Classificazione, infliggendo distacchi imbarazzanti ai suoi avversari. Al termine della prima vera e propria frazione del rally, Mikkola si ritrova al comando con ben 5 minuti e 54 secondi su un ottimo Jean-Luc Thérier, che porta in gara una Porsche 911 SC Gruppo 4 preparata dai fratelli Alméras, mentre un altro degli attesi protagonisti della corsa, Jean Ragnotti, è terzo con un distacco che supera di una manciata di secondi i 6 minuti, braccato da vicino dalla sorprendente Talbot Sunbeam Lotus Gruppo 2 di Guy Fréquelin.

La gioia di Mikkola e dello squadrone Audi, si scioglie tuttavia come neve al sole già nel corso della prima prova speciale della Tappa Comune, dove il finlandese comincia ad accusare problemi all’alternatore. Sfruttando la scarsa presenza di neve, Thérier, Ragnotti e Fréquelin sferrano il loro attacco nei confronti dell’Audi Quattro numero 5, mentre dopo un avvio un po’ opaco si affaccia nelle posizioni che contano anche Bernard Darniche con l’immortale Lancia Stratos HF Gruppo 4 del Team Chardonnet.
Il calvario di Mikkola, che comunque non vuole assolutamente darla vinta ai suoi agguerriti rivali, sembrerebbe interrompersi sulla decima prova speciale, dove il finlandese segna il miglior tempo. Nel successivo tratto cronometrato tra La Motte-Chalancon e Saint-Nazaire-le-Désert, accade però quello che più che un episodio sfortunato potremmo definire come una sentenza: il piede sinistro di Hannu scivola maldestramente dal pedale del freno a pochi metri da una curva, il finlandese prova a rimediare facendo una manovra d’emergenza ma è troppo tardi, la sua Audi Quattro finisce fuori controllo contro il parapetto di un ponte, danneggiandosi in modo significativo nella zona dell’avantreno.

Anche se ormai è certo che non sarà un’Audi a vincere la prima gara del Campionato del Mondo Rally 1981, la corsa prosegue mantenendo comunque vivo l’interesse degli Appassionati. Thérier è scatenato e vuole assolutamente provare a dare un seguito al successo ottenuto poche settimane prima al 24° Tour de Corse – Rallye de France, raggiunto curiosamente proprio con la stessa Porsche 911 sponsorizzata Esso con cui ora si ritrova al comando del 49° Rallye Automobile de Monte-Carlo. Dietro di lui, anche se afflitto da piccole noie tecniche, Jean Ragnotti non sembra tuttavia voler mollare il colpo, guidando con tutta la sua classe la meglio piazzata tra le Renault 5 Turbo Gruppo 4.
Il pilota di Carpentras, a causa di alcuni problemi di incompatibilità tra l’assetto della sua vettura e gli pneumatici, vede però poco per volta dilatare il distacco dal dalla vetta della classifica nel corso della parte finale della Tappa Comune, presentandosi mercoledì pomeriggio in quel di Monaco con un ritardo di oltre 3 minuti da Jean-Luc Thérier.
Alle loro spalle, l’unico pilota potenzialmente ancora in grado di potersi giocare la vittoria assoluta sembrerebbe Guy Fréquelin, il cui distacco dal secondo gradino del podio, virtualmente occupato da Ragnotti, non supera il minuto e mezzo.

Alla partenza della Tappa Finale, dove prendono il via solamente 83 equipaggi, la tensione è alle stelle. Thérier ha dalla sua un cospicuo vantaggio, ma Ragnotti, la cui Renault 5 Turbo Gruppo 4 è stata completamente stravolta nell’assetto con l’adozione di un setup da asfalto asciutto, non nasconde di avere il coltello ben serrato tra i denti. Entrambi i piloti possono contare sul supporto di Michelin, i cui pneumatici, se escludiamo qualche exploit messo a segno da Darniche con gomme Pirelli e le prestazioni delle Kleber utilizzate da Mikkola, si sono rivelati fin dall’avvio di gara decisamente più performanti rispetto a quelli della concorrenza.

Sfortunatamente, l’attesissimo duello tra due dei migliori esponenti del panorama rallystico francese degli anni settanta e ottanta si decide tuttavia in un’unica maledetta curva. Percorrendo il tratto cronometrato tra Moulinet e La Bollène, il pilota della Porsche trova infatti sulla sua strada della neve ghiacciata gettata sulla strada da alcuni spettatori, sulla quale i suoi pneumatici slick non possono fare altro che perdere aderenza e accompagnare inesorabilmente l’auto contro delle rocce.
L’impatto non è fortissimo, ma la trasmissione della coupé di Stoccarda si danneggia irreparabilmente. Jean-Luc Thérier è fuori dai giochi, ingiustamente e senza alcuna colpa.

A questo punto Jean Ragnotti si ritrova al comando della gara, ma Guy Fréquelin tenta il tutto per tutto per impensierirlo, vincendo la ventottesima e la ventinovesima prova speciale e mettendo il fiato sul collo del rivale. Ragnotti non vuole però prendersi rischi inutili, segnando il miglior tempo nel trentesimo tratto cronometrato e ipotecando così la vittoria. Fréquelin preferisce di conseguenza accontentarsi della piazza d’onore, mantenendo a debita distanza le Opel Ascona 400 Gruppo 4 di Jochi Kleint e Anders Kulläng e il compagno di squadra Henri Toivonen, autore di una gara concreta e priva di sbavature alla sua prima partecipazione al Rallye Automobile de Monte-Carlo.
Con le prime posizioni della classifica generale ormai congelate, l’attenzione si sposta verso la lotta per le cosiddette posizioni di rincalzo, dove Bernard Darniche, autore di un’eccellente finale di gara, vince le ultime due prove speciali. Il francese, spesso penalizzato dal rendimento degli pneumatici, agguanta così la sesta posizione assoluta, sopravanzando per poco più di un minuto la Fiat 131 Abarth Gruppo 4 di Markku Alén.

Per la prima volta nella storia del Rallye Automobile de Monte-Carlo la vittoria finale va quindi ad una vettura dotata di motore sovralimentato con turbocompressore, mentre la Renault, dopo il successo conquistato nel 1974 al Press-on-Regardless Rally da Jean-Luc Thérier con la piccola R17 Gordini festeggia nel Principato la seconda vittoria in una gara valida per il Campionato del Mondo Rally.

Contrariamente a quanto vorrebbero far credere i risultati della corsa, l’Audi ritorna in Germania con la certezza di aver dimostrato tutto l’immenso potenziale della Quattro. La coupé tedesca, anche se con qualche problema di messa a punto ancora da sbrogliare, sembrerebbe infatti non temere nessuna tra le vetture concorrenti sui fondi a bassa aderenza, mentre sull’asfalto asciutto, complice l’elevata potenza del cinque cilindri sovralimentato, Hannu Mikkola e Michèle Mouton avranno sicuramente il loro bel da fare per riuscire a giocarsela contro auto ben più agili e leggere.

In assenza di un programma completo di Fiat, Ford e Opel, senza sapere per il momento se il Campione del Mondo in carica Walter Röhrl, rimasto appiedato in seguito al ritiro dell’attesissima corazzata Mercedes-Benz, riuscirà nel corso della stagione a trovare un sedile degno delle sue potenzialità, la casa tedesca e i suoi piloti, Hannu Mikkola in primis, possono comunque lasciarsi alle spalle Monte Carlo senza perdere il loro ruolo di favoriti nella rincorsa ai titoli iridati. Appurata l’incertezza sul futuro dell’attività nei rally di Renault Sport, che vorrebbe dirottare tutte le sue attenzioni sul Campionato del Mondo di Formula 1, i principali avversari degli uomini di Ingolstadt potrebbero sorprendentemente diventare i piloti Talbot, la cui Sunbeam Lotus Gruppo 2, pur essendo decisamente meno potente delle migliori auto di Gruppo 4, potrebbe farsi strada sfruttando le sue innegabili doti di robustezza e maneggevolezza, caratteristiche ideali per valorizzare l’enorme talento di due personaggi come Guy Fréquelin ed Henri Toivonen.

Classifica assoluta

PilotaCopilotaAutoTempo
Francia Jean RagnottiFrancia Jean-Marc AndriéFrancia Renault 5 Turbo9 h 55 min 55 s
Francia Guy FréquelinFrancia Jean TodtFrancia Talbot Sunbeam Lotus+2 min 54 s
Germania Jochi KleintGermania Gunter WangerGermania Opel Ascona 400+ 6 min 59 s
Svezia Anders KullängSvezia Bruno BerglundGermania Opel Ascona 400+ 12 min 49 s
Finlandia Henri ToivonenRegno Unito Fred GallagherFrancia Talbot Sunbeam Lotus+ 15 min 47 s
Francia Bernard DarnicheFrancia Alain MahéItalia Lancia Stratos HF+ 17 min 07 s
Finlandia Markku AlénFinlandia Ilkka KivimäkiItalia Fiat 131 Abarth+ 18 min 12 s
Svezia Björn WaldegårdSvezia Hans ThorszeliusRegno Unito Ford Escort RS1800 MkII+ 25 min 57 s
Francia Jacques AlmérasMonaco "Tilber"Germania Porsche 911 SC+ 37 min 43 s
10°Francia Alain CoppierFrancia Josépha LalozFrancia Renault 5 Turbo+ 41 min 30 s

Vincitori di gruppo

GruppoPilotaCopilotaAutoPiazzemento
4Francia Jean RagnottiFrancia Jean-Marc AndriéFrancia Renault 5 Turbo1° Assoluti
3Francia Christian GardavotFrancia Claude FerratoGermania Porsche 911 SC21° Assoluti
2Francia Guy FréquelinFrancia Jean TodtFrancia Talbot Sunbeam Lotus2° Assoluti
1Francia Jean-Louis ClarrFrancia Jean-François FauchilleGermania Opel Ascona B i200014° Assoluti