#LaNostraOpinione – WRC 2017: 4 case costruttrici vincenti in altrettante gare, vero equilibrio o presunto tale?

10 Aprile 2017

Dopo il netto dominio della Volkswagen delle ultime quattro stagioni, all’inizio dell’anno erano in molti a sperare che, grazie ai nuovi regolamenti e con il ritiro del colosso tedesco, si potesse tornare ad assistere ad un Campionato del Mondo Rally più combattuto e meno prevedibile. A giudicare dai risultati delle prime gare sembrerebbe proprio si sia andati oltre le più rosee aspettative, con la vittoria di quattro diverse case costruttrici nelle prime quattro gare! Fatto che non accadeva ormai da parecchi anni, in particolare dal lontano 1986. Quell’anno il Campionato del Mondo Rally si rivelò estremamente combattuto ed emozionante e, ancora oggi, sono molti gli Appassionati che ricordano con nostalgia le imprese delle mostruose auto di Gruppo B e dei loro piloti.
Curiosamente proprio questa stagione, con l’introduzione delle nuove WRC Plus, più potenti ed estreme dal punto di vista aerodinamico delle precedenti WRC, si sono sprecati i paragoni con gli anni delle Gruppo B, vetture tecnicamente esasperate e altamente spettacolari. Confrontare due differenti generazioni di vetture non è nostra volontà qui, ma nel caso vogliate rivivere gli anni d’oro delle Gruppo B nelle prove speciali iridate, vi invitiamo comunque a leggere il nostro resoconto sul Campionato del Mondo 1986, sicuramente non ne resterete delusi! 
In questo nostro breve articolo vogliamo piuttosto riflettere con voi su questo inizio di stagione del World Rally Championship. Siamo davvero di fronte ad un campionato equilibrato? Citroën, Ford, Hyundai e Toyota hanno tutte realmente la stessa probabilità di giocarsi il titolo costruttori? Oltre al lato squisitamente tecnico, ci sono piloti che possono fare la differenza in maniera netta e su tutti i terreni? Piccola premessa: rispondere a queste domande dopo solamente quattro gare non è assolutamente facile. Noi di Sports Car Legends vogliamo comunque provarci, pronti ad essere smentiti nel corso dell’anno.

Sébastien Ogier Rallye Automobile de Monte-Carlo 2017
Sébastien Ogier, Campione del Mondo in carica, attuale leader della classifica piloti e vincitore della prima gara della stagione: l’85° Rallye Automobile de Monte-Carlo.
Partiamo innanzitutto dai vincitori: Sébastien Ogier con la Ford ha vinto l’85° Rallye Automobile de Monte-Carlo, Jari-Matti Latvala con la Toyota ha fatto suo il 65° Rally Sweden, Kris Meeke con la Citroën ha colto il successo al termine del 14° Rally Guanajuato Mexico mentre Thierry Neuville ha primeggiato nel recente 60° Che Guevara Energy Drink Tour de Corse, regalando alla Hyundai il suo primo successo del 2017. Ad una prima analisi sembrerebbe di essere di fronte ad una stagione perfettamente equilibrata, con le prime guide delle quattro case costruttrici impegnate a spartirsi equamente il bottino.
Analizziamo ora le classifiche generali: tra i piloti Ogier è al comando con 88 punti, davanti a Latvala e Neuville staccati rispettivamente di 13 e 34 punti; Meeke è invece solamente settimo, fermo a quota 27.
Tra i costruttori primeggia invece Ford con 129 punti, seconda è Hyundai con 105 punti, terza Toyota a quota 79, appena 8 punti in più del fanalino di coda Citroën.

Sébastien Ogier, dopo il successo a Monte-Carlo, si è piazzato sul podio in tutte e quattro le gare fin qui disputate, terminando secondo sia in Messico che in Corsica e terzo in Svezia. Il Campione del Mondo in carica, sfruttando anche le disavventure degli avversari, sta cercando di mettere in cascina più punti possibile, senza prendersi eccessivi rischi e rinunciando in diverse occasioni ad andare a giocarsi la vittoria. Sia chiaro, il francese non perde mai occasione di dimostrare tutta la sua classe, come al recente Tour de Corse dove ha agguantato in rimonta il secondo gradino del podio, dopo esser stato l’unico pilota in grado di tenere il passo di Meeke a inizio gara.
Discorso molto simile per Latvala: primo in Svezia, secondo a Monte-Carlo e comunque mai andato oltre il sesto posto in questo avvio di stagione. Il finlandese, pilota di punta della Toyota, sa che la Yaris ha ancora bisogno di sviluppo prima di poter arrivare a giocarsela su tutti i terreni, come dimostrano le prestazioni in Messico e, seppur parzialmente, in Corsica. Le sue prime quattro gare sono comunque state prive delle sbavature e degli errori a cui Jari-Matti ci aveva spesso abituato in passato. Forse il fatto di sentirsi meno pressione sulle spalle gioca a suo favore?
Veniamo a Thierry Neuville, fresco vincitore al Tour de Corse, il cui terzo posto nella graduatoria piloti non rende tuttavia fino in fondo giustizia a questo suo avvio di campionato. Il belga, pur vantando 54 punti frutto della vittoria sull’isola di Napoleone e del terzo posto in Messico, ha parecchio da recriminare visto che sia a Monte-Carlo sia in Svezia si è lasciato sfuggire due vittorie che sembravano certe, ma non per colpa della sola sfortuna…
Anche Meeke, pur avendo vinto in Messico con tanto di brivido finale nella Power Stage, ha parecchio da recriminare. A cominciare proprio dal Tour de Corse, dove si è visto costretto al ritiro per la rottura del motore mentre era al comando della gara. A Monte-Carlo invece, dopo un positivo avvio, la sua gara si è conclusa anzitempo a causa di un’uscita di strada, quando però l’inglese era ormai tagliato fuori dai giochi per le posizioni di vertice. Piccola “gita” fuori strada anche in Svezia, dove al termine della seconda tappa Meeke si è visto costretto in un istante a retrocedere dalla quinta alla dodicesima posizione, perdendo parecchi punti che potrebbero rivelarsi decisivi al termine della stagione.

 

Analizziamo ora un altro dato significativo, il numero di vittorie nelle singole prove speciali. Se il Campionato del Mondo Piloti venisse assegnato in base a questo parametro, potremmo tranquillamente dire che non ci sarebbe al momento partita, con Thierry Neuville largamente primo grazie ai suoi venti successi parziali. Più equilibrata invece la lotta alle sue spalle, con Ogier e Meeke a quota 8 e Latvala a 7.
Il belga della Hyundai risulta inoltre essere il pilota che finora si è trovato per più prove speciali al comando di un rally, seguito però a breve distanza da Kris Meeke, forte del dominio messo in atto sulle prove speciali messicane e dell’arrembante avvio in Corsica. Molto staccati invece Latvala, al comando solamente per sei prove speciali in Svezia, e Ogier, sorprendentemente leader della corsa solo nelle battute finali del Rallye Automobile de Monte-Carlo, dopo aver approfittato dei problemi occorsi a Neuville.
Tirando le somme, pur essendo Ogier l’attuale capo classifica, sembrerebbe che il francese non sia finora stato il pilota più veloce del lotto, bensì il più costante: abile nel

Jari-Matti Latvala Rally Sweden 2017

Dopo una lunga assenza, che durava da fine 1999, Toyota è rientrata nel Campionato del Mondo Rally, dimostrando subito di aver allestito una vettura competitiva, con la quale Jari-Matti Latvala ha vinto in Svezia.

sapersi accontentare in quelle gare dove la sua Ford si è dimostrata leggermente inferiore rispetto alla concorrenza., il Campione del Mondo in carica si è inoltre piazzato al secondo posto nella Power Stage in ben tre occasioni, raggranellando ulteriori punti preziosi.
Neuville è invece a nostro avviso il pilota che avrebbe avuto i mezzi per essere al vertice della classifica, ma vuoi per la sfortuna, vuoi per qualche errore di guida, si trova invece ad inseguire, restando comunque in piena lotta per il Campionato del Mondo.
Secondo noi saranno proprio Ogier e Neuville a giocarsi fino alla fine il titolo piloti, mentre Meeke e Latvala dovranno presumibilmente accontentarsi delle posizioni di rincalzo, condizionati anche dalle prestazioni delle loro auto, che finora non ci hanno convinto fino in fondo.

 

La Toyota, rientrata nei rally dopo una lunga assenza, che durava ormai dalla fine della stagione 1999, si è presentata a Monte-Carlo con un’auto già competitiva, in grado di permettere a Latvala di salire sul secondo gradino del podio, prestazione migliorata già nel successivo Rally di Svezia. La Yaris ci è tuttavia apparsa ancora acerba soprattutto sullo sterrato e non in grado di lottare stabilmente per le posizioni di vertice. Impressione che sembrerebbe confermata dai soli due piazzamenti a podio conquistati in queste prime quattro gare.
La vettura giapponese sembra inoltre essere competitiva ad alti livelli solo se guidata da Latvala, ad eccezione di qualche isolato exploit di Hanninen, vincitore finora solamente di una sola prova speciale.

Se guardiamo questa statistica Citroën ha fatto peggio, raccogliendo un solo piazzamento a podio con la vittoria di Meeke in Messico. La C3 ci sembra comunque veloce su tutti i terreni e appare ulteriormente cresciuta rispetto a quanto visto a Monte-Carlo.
Anche in questo caso appare però marcata la differenza nelle prestazioni tra Meeke e i suoi due compagni di squadra, Craig Breen e Stéphane Lefebvre. Il giovane irlandese, dopo aver corso a Monte-Carlo con la vecchia DS3, ha raccolto due positivi quinti posti con la C3 in Svezia e in Corsica, senza però particolari acuti, ad eccezione di due terzi posti nelle prove speciali conclusive del Tour de Corse. Lefebvre, ad esclusione di qualche buon tempo segnato nell’ultima tappa del Rallye Automobile de Monte-Carlo, ha finora ottenuto poco. Il francese classe 1992 e l’irlandese classe 1990 sono tuttavia molto giovani e corrono più per maturare esperienza e costruirsi un roseo futuro, piuttosto che puntare subito ai vertici del World Rally Championship.
Kris Meeke Rally Mexico 2017
Kris Meeke ha dominato in Messico e sembrava sulla buona strada per ripetersi in Corsica, dove è tuttavia stato tradito dal motore della sua C3.

Veniamo ora a Hyundai. La casa coreana si è presentata a inizio anno con la squadra sulla carta più forte e con la macchina che, durante i test pre campionato, aveva forse impressionato maggiormente. Le prestazioni di Neuville, soprattutto a Monte-Carlo e in Svezia, hanno in parte confermato questa sensazione, rafforzandola proprio in occasione dell’appena conclusosi Tour de Corse, con la vittoria di Neuville e Dani Sordo che ha perso il secondo posto a vantaggio di Ogier solamente al termine della Power Stage, dovendosi accontentare del terzo gradino del podio. Lo spagnolo ha dimostrato di avere un buon passo con la i20 Coupe anche nelle altre gare, pur pagando sempre qualcosa nei confronti della prima guida della squadra.
Deludente invece l’avvio di stagione per Hayden Paddon, autentica rivelazione delle stagioni 2015 e 2016. Dal neozelandese ci si aspettava qualcosa in più. Colpa del poco feeling con la nuova vettura o dei postumi legati al brutto incidente di Monte-Carlo?

Nel complesso la Hyundai i20 Coupe WRC sembra essere comunque competitiva a buoni livelli e su tutti i terreni con tutti e tre i suoi piloti ufficiali. Meglio della vettura coreana fa solo la Ford Fiesta WRC ’17, competitiva non solo con Sébastien Ogier ma anche con Ott Tänak, sul podio sia a Monte-Carlo che in Svezia, e con Elfyn Evans, vincitore finora di sei prove speciali. La leadership del team di Malcolm Wilson nella classifica costruttori non è quindi frutto del caso: Ford forse non ha al momento l’auto più veloce del lotto, ma grazie ai suoi piloti sono già arrivati parecchi punti, frutto di prestazioni di alto livello ma allo stesso tempo molto concrete.

Insomma, traendo le conclusioni noi di Sports Car Legends siamo dell’idea che Sébastien Ogier e Thierry Neuville andranno a giocarsi il Campionato del Mondo Piloti fino al termine della stagione. Attenzione però, non è così scontato che gente del calibro di Latvala e Meeke saranno relegati al solo ruolo di comprimari, così come andranno tenute in considerazione le seconde guide, ed in particolare Hayden Paddon, Dani Sordo e Ott Tänak, che potrebbero inserirsi nelle posizioni di vertice e fare gioco di squadra.

Thierry Neuville Tour de Corse 2017
L’accoppiata Thierry Neuville-Hyundai i20 Coupe WRC ha dimostrato di essere veramente veloce, vincendo in Corsica ma gettando al vento due vittorie che sembravano ormai certe a Monte-Carlo e in Svezia.
Fattore determinante sarà poi la crescita e lo sviluppo di tutte e quattro le auto, il cui livello prestazionale è destinato a salire durante i prossimi mesi. 
A giudicare dalle passate stagioni, Hyundai ha già dimostrato di avere alle spalle una struttura solida e in grado di portare avanti lo sviluppo ad alti livelli di una WRC per un’intera stagione.
M-Sport, non essendo un team interamente supportato dalla casa madre, avrà forse qualche difficoltà in più, anche se confidiamo nella professionalità e nella grande esperienza di Malcolm Wilson: dieci anni dopo l’ultimo Campionato del Mondo Rally vinto, ha quest’anno la grossa occasione di rifarsi delle ultime deludenti stagioni.

Citroën, dominatrice per parecchi anni nella specialità, ha sicuramente i mezzi tecnici ed economici per rendere la C3 un’auto in grado di vincere su tutti i terreni, come ha già iniziato a dimostrare soprattutto in Messico e in Corsica.
Quello che manca al team francese è forse un pilota che, oltre ad essere veloce, sia anche costante. Kris Meeke è infatti uno dei top driver a livello mondiale per quanto riguarda la pura prestazione contro il cronometro, ma è ancora troppo falloso. Breen e Lefebvre sono invece due ottimi talenti, dalle grandi potenzialità, ma devono ancora maturare la giusta esperienza per poter competere ai vertici del Campionato del Mondo.
Toyota è invece la casa costruttrice con più incognite di questo 2017. I nipponici rientrano infatti da un lunghissimo periodo di inattività nel mondo dei rally, affidandosi tuttavia all’esperienza del TMG e ad una figura come Tommi Makinen, le cui indicazioni si sono e si stanno rivelando fondamentali per lo sviluppo della Yaris. Colmare così tanti anni di assenza da uno sport dove la tecnologia corre senza sosta non è impresa facile: una vittoria è già arrivata, staremo a vedere se a fine anno a Colonia si festeggerà per il raggiungimento di obbiettivi ancora più importanti.
In ogni caso, solo seguendo le prossime nove gare del World Rally Championship saremo in grado di verificare come andrà a finire. Per il momento non possiamo comunque fare altro che essere contenti per un avvio di stagione davvero interessante, come ormai non se ne vedevano da tanti anni!

 

– gli Amministratori di Sports Car Legends